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Il Giovane ricercatore saluta e ringrazia
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 febbraio 2006 0:00
 
  Con le Camere all'imminente scioglimento, con un regime di lavori parlamentari forse tra i piu' spediti nella storia repubblicana, ci attingiamo a riconfermare i nostri indirizzi politici ai due schieramenti che, malgrado la nuova legge elettorale proporzionale, sembrano sempre e comunque 2: la Cdl, e l'Unione. Il modo con la quale si cambiano le leggi in Italia, la velocita', i colpi di mano, l'abbattimento di criteri essenziali trascritti nella Carta Costituzionale, fanno pensare non ad un Paese occidentale a democrazia conclamata, piuttosto un Paese sud-americano a democrazia altalenante. Questa rimane la radiografia del nostro Bel Paese.
Una buona mattina qualcuno si sveglia, e forte dei numeri dei seggi parlamentari, decide di andare al voto, con regole totalmente capovolte, regole che possono essere utili per riaffermarsi vincitore. Se questa e' democrazia, significa che qualcuno sbaglia Paese. Queste persone, dal canto loro, abili, capaci, bravissimi, imprenditori di tutto, sanno vedere intorno soltanto ricchezza, benessere, sviluppo. Peccato che gli altri 60 milioni di italiani, tutto quanto non lo vedano: o sono miopi o sono alla 3a elementare.
L'Italia, e' un Paese meraviglioso, quanto sfortunato.
Strabocca di gente colta, intelligente, colorata, rimane un Paese che arranca. Non riesce ad emergere, sovente fa scappare via i frutti e le menti migliori. Esiste una enorme difficolta' a rompere definitivamente con il passato. Esso e' come un "guscio" che avvolge, fatto anche di analisi lente che diventano subito obsolete. Tra queste, le politiche ancorate a modelli tradizionalmente legate ad economie che hanno mostrato il loro sostanziale fallimento nel corso degli ultimi cinquant'anni.
Qui il guaio: c'e' lo schieramento politico, che si nutre di tali fallimenti e, rispolverandoli, lucidandoli, li fa apparire nuovi; l'altro schieramento si mostra alternativo, ma,il popolo italiano a tutt'oggi non sembra di aver ben compreso: alternativo in cosa? La cattiva gestione politica, e lo sporco connubio con i sistemi delle Finanze hanno decisamente lacerato il Paese. Troppi gli interessi in conflitto, troppe le fazioni, troppi gli inquinamenti prodotti dalla compenetrazione politica-affari, troppe le divisioni tra aree territoriali e livelli di Governo. Come potremo salvare, agli occhi dei nostri figli e del nostro prossimo, l'immagine della nostra Italia e delle Istituzioni, continuamente devastata dai malaffari e dai danni prodotti dalla cattiva gestione politica e dalla finanza italiana?
Quanto investe la politica Italiana, verso il prossimo?
Proviamo a riflettere.
Ma l'incapacita' di chi vuole ad ogni costo la poltrona e' infinita quanto lo spazio planetario. Si continua nell'imbroglio al popolo italiano. Mettere "bende sugli occhi" e' la caratteristica della politica italiana. Si valutano indicatori sterili per dimostrare il grado di benessere italiano. Un esempio, l'indicatore del Prodotto interno Lordo: il Pil. Ma, ormai, anche quello va decisamente a rotoli.
Si mascherano gli altri indici che svelano lo spessore civile, il tessuto sociale ed economico di un Paese.
Una informazione piu' nitida e meno corporativa, mantenute cosi' grazie anche alle leggi dell'editoria di Stato, riconfermate dal Governo Berlusconi., creerebbe sicuramente direzioni di piu' ampio respiro nel consenso elettorale. Non puo' esistere una Democrazia compiuta senza una informazione libera: e' il caso dell'Italia.
Osserviamo da vicino qualche indice:
- La qualita' e funzionalita' delle infrastrutture
- La rete dei trasporti pubblici e privati, la rete delle strade ed autostrade
- La qualità degli spostamenti nelle città
- Il degrado urbano e ambientale
- Il livello di soddisfazione rispetto al proprio lavoro e alle proprie competenze e ruoli professionali
- La consistenza e la conservazione del patrimonio artistico e culturale
- Il grado di ospitalità delle strutture turistiche
- La qualità dell'istruzione e gli investimenti sulla ricerca scientifica
- La sicurezza pubblica e la fiducia negli organismi di pubblica sicurezza
- La qualita' delle prestazioni di welfare e dei servizi pubblici e sanitari
- La fiducia nelle istituzioni e negli ordinamenti dello Stato come la Giustizia
- Le disuguaglianze del reddito
- La crescente incidenza delle vecchie e nuove poverta'
- Il grado di solidarieta' e di integrazione sociale
- Le energie alternative
Colui che, sostiene che l'Italia e' un Paese in declino rischia di dire balle.
Colui che sostiene che l'Italia e' gia' declinata, rischia di non dire balle.

Propongo che ogni singolo schieramento mandi a casa il nuovo "contratto" con gli italiani, cosi' ogni buon padre e madre di famiglia, nel corso dei 5 anni, potra' leggerselo con calma e seguire gli sviluppi delle promesse elettorali ed elettoralistiche.
Chissa' quali amare delusioni.
Si e' diffusa, proprio in questi giorni, la notizia di un ricercatore italiano. formatosi in Italia ed ovviamente "volato" altrove. Questo nostro connazionale, insieme ai collaboratori stranieri, pare abbia compreso la modalita' con la quale il virus HIV blocchi la produzione delle difese immunitarie cellulari.
I giornali, tutti, hanno dato la notizia.
Si sono dimenticati, e non a caso, di aggiungere qualcosa, alla fine dell'articolo.
Ci abbiamo pensato noi dell'Aduc.
Il giovane ricercatore, insieme alla sua neonata famiglia, raggiungeva la fine del mese con grandi difficolta'.
Il giovane ricercatore, volato via con la sua neonata famiglia, mette da parte la meta' dello stipendio, senza alcuna difficolta'.
Il giovane ricercatore visto il profuso sforzo del contribuente italiano, che gli ha garantito la formazione, si scusa e ringrazia anticipatamente, tutti.
 
 
MEDICARE? IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
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