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L'Italia dei retroscena: quale Bibbia per la scuola?
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Medicare? di Giuseppe Parisi
15 marzo 2009 0:00
 
Ci volevano far credere che era il Paese dei Santi e degli Eroi…. Siamo solo un Paese di pochi Navigatori (di Internet)… Una bussola che ci indichi dove ci stiamo precipitando e' utile….

Parliamo dell'ultima …
Sapete che l'ora di religione nelle scuole, data per "facoltativa" ha previsto da sempre il "libro di religione".
Ora, i testi per le scuole, non possono essere come un qualsiasi testo, come un romanzo che scrive una persona. Essi devono soprattutto essere (o sforzarsi di esserlo) imparziali, predisposti alla formazione che sia equidistante da giudizi e storpiature ideologiche.
Cosa e' accaduto?
Una piccola casa editrice, la Editing & Printing, ha citato in giudizio la Conferenza Episcopale Italiana, una trentina di editori cattolici ed il Ministero della pubblica istruzione. Perche'?
Nell'atto di citazione c'e'scritto "per manipolazioni e incostituzionalita'" della Bibbia Cei quale testo scolastico dell'ora di religione.
Per meglio comprendere ed affrontare l'argomento, sono andato nella sede della E&P, a Napoli. Entro in una stanza avvolta di libri. Ci sediamo attorno ad un tavolo e sorseggiando un caffe' inizia l'intervista con Sonia Morelli (redazione E&P) e Alfredo Ali' (editore).
Da subito, come di consueto sono abituato a fare, li provoco: non avete timore di osare contro la "potenza" del Vaticano?
 
Morelli: Non siamo all'epoca di Giordano Bruno. E poi, il processo non e' di un Tribunale ecclesiastico, bensi' un tribunale dello Stato italiano.
 
Parisi: Entriamo nel merito. Perche' avete citato la Cei?
 
Morelli: Vuole assaporare qualche manipolazione?
 
Parisi : sono venuto fin qui per questo…
La dr.ssa Morelli prende dalla libreria un classificatore. Mi indica di aprirlo, lo faccio su una pagina a caso e mi chiede di seguire la sua lettura di raffronti tra Bibbia Vulgata e Bibbia Cei. La lettura del tutto casuale cade sul brano di Ester (1,22) e di Numeri (21,14).
La tiepida voce della Morelli sulle due bibbie, non lascia dubbi, quella della Cei non e' uguale a quella Vulgata.
 
E chiedo loro: Quante sono le difformita' come questa?
 
Ali': Centinaia e centinaia…
 
Parisi: E perche' l'hanno fatto?
 
Morelli: Per smussare e ovattare o anche per depennare quelle parole di Dio che non sono piu' degne di un Dio.
 
Parisi (con tono diffidente):ma… nella Bibbia ci sono altre frasi, non certo divine, che tuttavia non sono state rimaneggiate dalla Cei. Come ve lo spiegate?
 
Morelli: Le vie delle manipolazioni non sono infinite. Una certa corrispondenza e' pur sempre necessaria. La manipolazione non agisce sempre e dovunque. A volte e' microscopica, nei meandri delle frasi: una "e" al posto di un "ma" per deviare il senso.
 
Parisi: C'e' un qualcosa, pero', che non mi e' chiaro: cosa c'entra l'editore E&P con la Bibbia Cei?
 
Morelli: Con la nuova riforma della scuola, la Bibbia e' entrata come libro di testo nell'ora di religione. Anche noi stavamo per pubblicarla. Qui e' il nodo. Come puo' un editore pubblicare un libro di testo per la scuola pubblica dopo aver riscontrato che la "Versione Ufficiale Bibbia Cei" non corrisponde ai manoscritti in ebraico e greco? Lo stesso vale per i raffronti con la Vulgata, tuttora testo canonico e liturgico per la messa in latino. Siamo di fronte a un solenne paradosso: due Bibbie ufficiali in contemporanea, ma discordanti tra loro. Quando si pubblica un testo alterato come "testo ufficiale" ci sono responsabilita' civili e penali. C'e' di mezzo anche la legislazione sulla stampa. Tra l'altro, i libri di religione (Bibbia compresa) ricevono il buono-contributo statale. Nel caso della scuola, il vincolo sulla fedelta' e' perentorio. Altra cosa e' nel libero mercato dove ognuno puo' pubblicare la Bibbia che vuole.
 
Parisi: Altri editori, pero', stampano e vendono tranquillamente la Bibbia Cei per la scuola.
 
Morelli: E con questo? Una bugia ripetuta cento volte diventa una "verita'". Ciononostante, rimane una bugia. Ed ecco, allora, la responsabilita' editoriale e il processo.
 
Parisi: Capisco. Tuttavia, nell'atto di citazione avete inserito ed aggiunto l'incostituzionalita' di 100 brani biblici. Cosa significa?
 
Morelli: Il problema e' nella differenza fra testo di letteratura e testo formativo.
La Bibbia e't esto di formazione scolastica con principi incostituzionali da insegnare come "giusti e sacrosanti".
 
Parisi : Per favore…. Per favore... mi aiuti, devo necessariamente capire bene, faccia un chiaro esempio di incostituzionalita'.
 
Morelli: Dio e' a favore della pena di morte. Non accetta neppure la moratoria. Dio legittima la schiavitu', sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, finanche nelle parole di Cristo.Questo significa che Barack Obama-Presidente, e' inammissibile: "la terra... non puo' sopportare uno schiavo che diventi re" [Libro dei Proverbi 30,21]. C'e' poi la sottomissione della donna, altro che uguaglianza e pari opportunita'! C'e' la xenofobia tra il popolo prediletto da Dio e gli stranieri. Finanche lo stupro e' ordinato da Dio.
 
Parisi: Euuemh…. Cosa intende dire?
 
Morelli: Guardi qui.
Mi mostra quattro brani della Bibbia Cei. Nel frattempo, estrae dalla libreria un libro antico (Il Manuale dei Confessori) in cui e' codificato il peccato della donna violentata e non dello stupratore, facendomi ricordare le recenti cronache Italiane, compresa quella piu' famosa della bimba brasiliana di 9 anni.
 
Morelli: Questo e' un Dio da quattro soldi! Lo dico non solo come donna, ma anche per la miseria teologica di questa divinita' antropomorfa.
 
Parisi: Scusate… scusate… scusate…, ma a proposito di pena di morte, il Decalogo non dice di "non uccidere"?
 
Ali': (sottrae la parola alla Morelli, con la forza di un vulcano)Innanzitutto, dobbiamo distinguere tra il primo e il secondo Decalogo. Una differenza che pochi conoscono. In secondo luogo, 10 righe dopo il Decalogo (Esodo 21) Dio ordina di uccidere per ben 6 volte.
La frontiera biblica e' tra non-uccidere un innocente e uccidere un colpevole in base alle norme di Dio. Le impiccagioni sono legittimate dalla stessa Legge divina: sia "messo a morte" chi compie adulterio, sia "messo a morte" chi percuote il padre o la madre, sia "messo a morte" chi professa altri dei, e via dicendo…
Tutti questi "comandi divini" sono confermati persino nel Nuovo Testamento, nei meandri di alcune frasi ignorate dai fedeli. Il quinto comandamento non e' un principio assoluto e il formulario della catechesi e' una colossale mistificazione!
 
Parisi: (con tono provocatorio….) Sentendovi parlare, mi sta assalendo il dubbio che voi, vorreste abolire la Bibbia dalla scuola…
 
Ali': Mai e poi mai la censura! Anzi, ben venga la lettura della "sacra Scrittura", che aiuta tanto a comprendere il nostro pensiero antico e quello attuale. La Bibbia e' un componimento utilissimo, attenzione… il testo storico, pero', non quello edulcorato e camuffato, altrimenti, l'analisi ne esce falsata. Per evitare cio', si manipola per assolvere e far assolvere, la Parola di Dio.
 
Parisi: E se fosse introdotto il Corano nella scuola pubblica, voi cosa fareste?
 
Ali': Anche il Corano contiene principi incostituzionali e nelle traduzioni in italiano ci sono alterazioni. Non le faccio l'elenco, ma un esempio emblematico. Per volonta' religiosa, in Iran, la traduzione della Divina Commedia ha cancellato i 21 versi su Maometto all'inferno. Gli iraniani, leggendo il romanzo dantesco, penseranno che Maometto non e' menzionato. Tutto falso! Insomma, stiamo in mano ai falsari. La piu' importante censura e' quella religiosa proprio sulle cose religiose. Basta ricordare alcuni affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina che sono stati ricoperti, oggi sarebbe un reato penale, oltre che culturale. C'e' da dire, pero', che purtroppo, gran parte dei fedeli "crede" non sapendo cosa "crede ". Ognuno ha in mente un suo Dio che nulla ha a che vedere col Dio biblico, pur dichiarandosi cattolico o protestante.
 
Parlando di Bibbia e Corano, domando loro cosa ne pensano della Nuova Bibbia Cei 2008, che soppiantera' quella precedente del 1974.
 
Morelli: Ci saranno grosse sorprese.
 
Parisi: Quali?
 
Morelli: La Cei ha dichiarato che ci sono piu' di 100.000 differenze tra le due versioni Cei. Una montagna! Diamo tempo al tempo. Si sta lavorando sulla comparazione. Fra un anno realizzeremo la catalogazione completa. Ne parleremo con dati alla mano.
 
Parisi: A proposito, a che punto e' il vostro processo in Tribunale?
 
Morelli: Qualche settimana fa si e' tenuta l'udienza collegiale presso la Corte di Appello di Roma sulla competenza giurisdizionale. Passeranno anni o forse decenni.
 
Parisi: (leggono in me un profondo smarrimento…) Nella Bibbia c'e' qualche passo che possa fare riferimento al recentissimo caso Eluana Englaro?
 
Morelli: (con un fare tranquillo) certamente. Ecco un brano che parla da solo. "Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica".
 
Parisi: Ma questo e' un placet per il testamento biologico!
 
Morelli: Calma…calma…calma…,e' solo il 50%. Ecco l'antitesi in un brano successivo. "Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarira'". (Siracide 30,17 e 38,9).
 
L'intervista e'durata piu' di due ore.
Quando sull'uscio della porta stiamo per salutarci, rivolgo un'ultima domanda…
 
Parisi: Nel mio intimo pensavo sempre ad un particolare: hanno portato la Cei in Tribunale per poi chiedere il risarcimento danni di 1 euro. E' lusinghiero, ma anche inconsueto. Ditemi la verita', per favore, oggi sono piu' smarrito che mai… cosa si nasconde dietro il processo che avete promosso?
 
Ali' tace, fa un sorriso emblematico, allunga una mano dandomi una missiva.
 
Sul treno di ritorno, apro il bigliettino. Oltre a ringraziamenti, per me e per il presidente di Aduc che mi ha autorizzato all'intervista, c'e' qualcosa di piu': l'indirizzo di un sito web clicca qui.
Quando a casa, vado subito su questo sito citatomi, e leggo le 700 antinomie bibliche e i brani sullo stupro, comprendo quello sguardo.
 
 
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