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I MISERABILI .. corsi e ricorsi della Storia...
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 marzo 2006 0:00
 
Fino a quando esistera', per causa delle leggi e dei costumi, una dannazione sociale che crea artificialmente, in piena civilta', degli inferni e che complica con una fatalita' umana il destino, che e' divino; fino a quando i tre problemi del secolo, l'abbrutimento dell'uomo per colpa dell'indigenza, l'avvilimento della donna per colpa della fame e l'atrofia del fanciullo per colpa delle tenebre, non saranno risolti; fino a quando, in certe regioni, sara' possibile l'asfissia sociale; in altre parole, e, sotto un punto di vista ancor piu' esteso, fino a quando si avranno sulla terra, ignoranza e miseria, i libri del genere di questo potranno non essere inutili.

Era quanto scriveva Hauteville House, nel 1 gennaio dell'1862.
Un secolo e mezzo fa.
Il pensiero, a supporto, del sentimento profondo di un intellettuale francese, profuso di anti-imperialismo.
Idee luccicanti, che galleggiavano sull'onda lunga del "Romanticismo " che caratterizzava ogni scritto dell'autore de "I miserabili" : Victor Hugo.

Essere intellettuale, essere anti-imperialista, a quel tempo, significava , anche l'esilio.
Quanto siamo andati avanti in oltre un secolo e mezzo?
Sul piano Sociale e Civile, siamo messi anche peggio.
Ai tempi di Hugo, oltre a vendere e comprare animali per svariatissimi motivi, si vendevano ed acquistavano uomini.
Si chiamavano schiavi.
Chi comprava, era una famiglia piu' che benestante.
Chi vendeva, era un procacciatore di esseri umani a fini economici.
Non esistevano leggi che bandivano l'illegalita' della schiavitu'.
Oggi le leggi esistono.
Ma le schiavitu' continuano.
Non solo con la tratta di esseri umani, compresi quelli che giungono con le carrette dei mari.
Tuttavia, essere acquistato, per lo schiavo, era una fortuna per lui.
Nessun "padrone" investiva il suo denaro, se non poi "luccicando" giornalmente il frutto del suo patrimonio.
Ecco,che lo schiavo, era trattato bene.
In Italia?
Nell'antica Palermo, territorio vasto, di Re, Regine, di Conti, Marchesi, di Duchi e Baroni, la presenza del personale di servizio non era cosi' distante dal concetto di schiavitu'.
A differenza della societa' americana del secolo scorso, il personale-schiavo chiamato servitu', non era acquistato propriamente con "denaro".
Esistevano altri sistemi molto diversi, che potevano arrivare anche alla "intidimazione".
Avere una bella figlia, dalla pelle bianca e dorata, per le povere e poverissime famiglie di quel tempo, significava un "acquisto" da parte del nobile, per suo personale di servitu', e forse per altro.
Difatti, ancora oggi, nell'entroterra siciliano, quando un bambino ha la pelle molto bianca o i capelli dorati, c'e' l'usanza di dire che e' "figlio di Padrone", dando forza al simbolo che il bianco e' un carattere di nobilta'.
Per fortuna questo simbolismo e' quasi del tutto declinato, a differenza delle popolazioni orientali, ove e' ancora diffusissimo, tanto che, soprattutto le donne, rifuggono temendo il sole e l'abbronzatura. Nella complicatissima societa' nobiliare Palermitana, a servizio di Corte, c'erano anche uomini. Avevano differenziate mansioni. Quelli piu' abili erano una sorta di "factotum", grazie alle loro conoscenze sul territorio si infiltravano dappertutto, acquisendo informazioni preziose per il loro referente nobiliare. Erano anche loro che "consigliavano" al nobile "l'acquisto" della bella fanciulla. Gia' sbocciata in fiore, non restava che abbassarsi alla volonta' del potere nobiliare, in cambio del "vantaggio" di "protezione", come quello di una vita migliore, almeno senza i morsi della fame.
In quei tempi, nel quale la popolazione era costretta a decidere se mangiare a pranzo o a cena, esisteva una patologia, ormai in "disuso" tra i medici di oggi: la gotta. Figlia di errori metabolici, e' anche frutto -come lo era ancor di piu' in quel tempo- di una alimentazione ipercalorica iperproteica. A soffrirne, erano solo ed unicamente due classi ristrettissime di societa': i Nobili, ed il Clero. Mentre la gente moriva di fame, i bambini crescevano parecchi centimetri in meno di quelli odierni, in cagione dell'alimentazione deficitaria, mentre quelli incuranti per "grazia di Dio", si ingozzavano.
Ma la Palermo Nobiliare mostrava numerose sfaccettature, come la presenza di organizzazioni segrete, quali i "Beati Paoli".
Molto meno sfaccettata, e decisamente piu' semplicistica era la societa' Americana. Uno schiavo, era acquistato con dollari, e costava quanto oggi una famiglia dovrebbe investire per acquistare una macchina di taglia superiore ad una utilitaria.
Tuttavia, non erano in pochi a poterselo permettere. Chiaramente, la "macchina" umana veniva trattata "bene" in modo che potesse funzionare al meglio. Poteva farsi anche una famiglia.
La Rivoluzione Americana, e le lotte tra Sudisti e Nordisti, bandirono, anche per gli interventi di politici coraggiosi, la schiavitu'.
In Italia, la rivoluzione dobbiamo ancora farla. Lo dimostrano l'operato ed i tentativi di alcuni politici Italiani pochissimo coraggiosi, i quali hanno pensato di fare qualcosa che, secondo la loro cultura e formazione, sarebbe stata cosa buona.
Nordisti e Sudisti.
Nord ricco, produttivo, Sud, fannulloni e mafiosi.
E' per questo che si sono inventati il Federalismo.
Sono arrivati perfino ad ipotizzare una doppia moneta, quella "pesante" al Nord, quella "leggera" al Sud.
Questo per facilitare lo sviluppo delle popolazioni "terrone".
Cosi' invece di evadere tasse in Romania, vengono evase al Sud.
I sistemi civili e democratici di questi politici sono quelli di sparare addosso, quando arrivano gli schiavi sulle carrette dei mari. Poco importa, se essi siano , anziani malati, donne, bambini.
Non stiamo parlando di Storia Italiana di 2 secoli fa, impensabile oggi. Stiamo, nostro malgrado, descrivendo alcune metodologie di programmazione di Governo di soli pochi mesi fa.
Questo e' il grado di Civilta' in Italia.
Tra l'altro, esistono oggi schiavitu' moderne.
Sono i nuovi "miserabili".
Si chiamano giovani.
Sono i giovani, co-co-co.
Ma, potremmo leggergli tranquillamente con la "K", Ko-Ko-Ko.
Loro valgono ancora meno degli schiavi di quel tempo. Quelli almeno si potevano sposare e farsi una famiglia.
Oggi, per un giovane, questo e' praticamente impossibile. E' impossibile tutto, perfino avere un tetto ove dormire, se non restando sotto il tetto di mamma e papa'.
Sono i nuovi "miserabili", senza parola, senza diritto alcuno. Miserabili e schiavi di quel potere consolidato che controlla loro, il consenso elettorale, la vita, l'anima.
Se un tempo la speranza si alimentava nell'illusione di una utopica lotta di classe, oggi i nuovi miserabili schiavi, sono privi dell'illusione.
Quindi, miserabili, schiavi, e senza futuro.
Non piu' , solo, Co-Co-Co.
Al contrario, qualcosa di diverso, una drammatica nuova formula di miserabile schiavitu' moderna. Essa, distrugge il prossimo, impedendone lo sviluppo della personalita' e della persona, della Liberta, del Diritto, della civilta' sociale, della civilta' del diritto, del diritto della civilta'.
Restiamo convinti che la Legge Marco Biagi avrebbe potuto creare nuova fiducia, ed occupazione per i giovani. E' stata applicata parzialmente e male, rendendola volutamente inefficace. Restiamo certi che il Professor Marco Biagi, nella sua onesta' intellettuale, si stara' rivoltando nella tomba. Hanno ucciso il suo lavoro, il suo contributo per una Societa' migliore, per il Prossimo, per i giovani. Contributo pagato con la Vita. Ucciso due volte.
Diciamocelo chiaro, i nuovi miserabili, gli schiavi , fanno comodo a tutti.
Ringraziamo soprattutto, una Sinistra mistificatrice.
Loro, sembrano non esistere nemmeno.
Una volta, facevano i Governi Ombra., adesso nemmeno questo.
Hanno troppo premura di ritornare sulle poltrone di comando.
Ci chiediamo, inoltre a cosa servano i Sindacati.
Ci chiediamo, a cosa serva la centralita' della conttrattualita'.
Sarebbe meglio non esistesse.
L'impressione e' che questa gente abbia perso lungo il cammino della Storia, tutto.
Noi, fiduciosi, eravamo convinti di qualcosa di buono.
Adesso sappiamo che, il qualcosa era l'arte degli imbroglioni.
Si stava meglio un secolo fa, ai tempi di Hugo.
Ci siamo mai chiesti, del perche' le organizzazioni Sindacali piu influenti, la "triade", non hanno mai applicato, tra i loro dipendenti, l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori?
Adesso anche loro, assumono (si fa per dire ), con contratto Co-Co-Co.
Figli di una cultura Bolscevica, leggono Ko-Ko-Ko.
Buttiamoli via!
Un paio di anni fa, per richiesta della societa' Mediaset , fu creato una versione cinematografica de "I miserabili". Forse sarebbe stato meglio che Mediaset avesse creato una versione cinematografica di "Napoleone Bonaparte".
Gli dona meglio.
Vorremmo che quei politici che vorrebbero sparare addosso ai poveri Schiavi delle carrette sui mari, a quelli che fanno finta di difendere la povera gente, a quegl'altri che da millenni si "ingozzano" per "Grazia di Dio" incuranti della fame e sete del Mondo, sapessero che tra i Giovani soffia un nuovo vento, quello della Liberta'.
I giovani, hanno bisogno di fatti e non parole.
I giovani vomitano i politici che creano nuove schiavitu', compresi quelli che fanno finta di combattere le schavitu'.
I Giovani hanno bisogno di politici coraggiosi.
E non sono solo i giovani.

Un pensiero sofferto per l'amico Luca Coscioni .
Lottava contro il tempo, non ce l'ha fatta.
Hanno ucciso anche lui.
Hanno ucciso, la sua fame, sete, desiderio di Amore e di Vita.
Un giovane, anche lui.
Un miserabile schiavo, anche lui.
Uno schiavo speciale, che ci ha spiegato, insegnato come saperci conquistare la Liberta'.
E' giunto il momento cruciale.
Conquistiamo la Liberta'!
E dopo, vigiliamola, nutriamola, giorno dopo giorno.
Questo il pensiero di Luca Coscioni, prima di morire, nelle precedenti elezioni.

Fare politica, quando ci si trova su di una sedia a rotelle e' molto difficile.
Puo' sembrare addirittura impossibile, se per comunicare si e' anche costretti, come nel mio caso, ad utilizzare un sintetizzatore vocale ed un computer portatile.
Tuttavia, sono convinto che la forza delle idee, alla fine, e' sempre vincente e, soprattutto, inarrestabile. La battaglia radicale per la liberta' di ricerca scientifica, alla quale sto dando corpo e voce con Emma Bonino e Marco Pannella e' per tutto questo. Le cellule staminali sono cellule ancora indifferenziate, caratteristiche degli embrioni, ma presenti in quantita' limitata anche negli organi adulti. Per ragioni non ancora note, le cellule staminali, una volta inserite, ad esempio, nel sistema nervoso, sono irresistibilmente attratte dai punti, come le aree di lesioni o di degenerazione, aree nelle quali c'e' piu' bisogno di loro. Una volta arrivate a destinazione, tali cellule indifferenziate si trasformano in neuroni in grado di sostituire o riparare quelli distrutti o danneggiati. Secondo il Rapporto Dulbecco, premio Nobel per la medicina, sulle cellule staminali (il documento che contiene le raccomandazioni dei 25 Saggi incaricati dal Ministro della Sanita' di fare chiarezza sulla materia) sono 10 milioni gli italiani, colpiti da varie patologie, che potrebbero guarire, se curati con terapie basate su tali cellule.
In Italia, purtroppo, tale possibilita' di cura sembra essere preclusa a questi 10 milioni di concittadini per l'ingerenza della Chiesa cattolica notoriamente contraria all'utilizzo di cellule staminali prelevate dagli embrioni sovrannumerari. Tali embrioni, congelati e conservati sotto azoto, sono lo scarto dei programmi di fecondazione assistita: si tratta di embrioni destinati a finire nella spazzatura che se venissero invece utilizzati potrebbero salvare la vita a milioni di persone. La portata delle nuove terapie cellulari fondate sulle cellule staminali puo' essere considerata epocale, equivalente all'introduzione degli antibiotici nella storia della medicina. Mentre, 6 mesi fa, Stati Uniti e Gran Bretagna dicevano si' alla clonazione terapeutica, oggi in Italia stiamo ancora discutendo se sia etico o meno utilizzare degli embrioni congelati, prossimi alla scadenza, se non gia' inutilizzabili. Questi 6 mesi di ritardo avranno un solo significato: centinaia di migliaia di morti che potevano essere evitate.
E' per questo che ho deciso di rompere, con la mia presenza fisica e con il mio sintetizzatore vocale, la congiura del silenzio che la Casa delle Liberta' e l'Ulivo, Rutelli e Berlusconi, hanno ordito ai danni dei 10 milioni di italiani, affetti da malattie cronico-degenerative, che potrebbero essere curate con la clonazione terapeutica.
Questa battaglia ci consentira' di tornare in parlamento con un gruppo di deputati e senatori radicali cocciuti e determinati. Certo, il traguardo e' ambizioso ed e' per questo che invito i cittadini italiani a sostenere e a votare le liste e i candidati radicali. Si tratta di liste e di candidati autonomi rispetto ai due poli. Io sono candidato alla Camera dei deputati sia nel maggioritario, nel Collegio numero 7, Orvieto, che nel proporzionale, Circoscrizione Umbria. Inoltre, sono anche capolista, questa volta davanti a Marco Pannella, in altre due regioni, Lazio ed Emilia Romagna. La battaglia che stiamo combattendo e' tesa, fra le altre cose, a dotare il nostro paese di una legge sulla clonazione terapeutica. Abbiamo anche predisposto, con Emma Bonino e Cinzia Caporale, una proposta di legge di iniziativa popolare per l'utilizzo di cellule staminali per finalita' terapeutiche. La presenza di una pattuglia radicale nel prossimo Parlamento e' la sola garanzia, per milioni di concittadini, che una legge sulla clonazione terapeutica venga discussa senza pregiudiziali di ordine etico o religioso.
Concludo, lanciando un appello.
Di non cedere alla tentazione di votare l'Ulivo perche' si e' contro i fascisti. Oppure, che e' poi la stessa cosa, di votare la Casa delle Liberta' perche' si e' contro i comunisti. Ma, per una volta, di votare per e non contro: per la liberta' di ricerca scientifica, per la liberta' di scienza, per la liberta'.
 
 
MEDICARE? IN EVIDENZA
 
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Direttore Domenico Murrone
 
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