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Natale: tutti piu' buoni
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 gennaio 2006 0:00
 
Ascolta vibrare nell'aria, brividi di festa, lasciarsi andare nelle onde scintillanti, colori di mille, mille e mille luci, inebriarsi nelle melodie fluenti, sognare. Natale e' questo: momenti di gioia, bambini e grandi. Le famiglie, il ritrovarsi insieme , tutti d'incanto: piu' buoni i attivi, santi i buoni.
Cosi, nel bel di' della festa, stupenda, melodiosa atmosfera, si scoprono i regali. Sotto l'albero, o fuori albero.
Ecco quello dai "Santi" per gli Italiani:
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Avvolto nel Natale provo qualche minuto di raccoglimento. Cammino su e giu' su Google, quasi annego. Ancora tra le archiviate, migliaia, migliaia e migliaia negli anni. Navigare le date, 1998, 1995, 2001, 1992, 1995, 2001, 1999, 2000, 1993, 2003, hanno il sapore del tempo, quello che non si vede, non si palpa, ma rimane li' a testimonianza del suo passaggio imponente, irrefrenabile inarrestabile. Hanno il sapore della futilita' e della brevita' della vita.
Chiudo il PC.
Davanti allo specchio.
Buio e silenzio intorno a me.
Buio della memoria.
Quale delizia il raccoglimento natalizio, luce fioca, buio, luce fioca, buio, luce fioca, buio, ancora luce fioca, nuovo buio: le palline colorate di Natale.
Che sensazioni meravigliose!
Libero la mia mente da ogni cattivo pensiero, la purifico da ogni sentimento negativo; dopo, piu' tardi, attraversero' con sforzo due imponenti montagne: il TG, analisi dell'ultimo anno delle notizie e dei dati raccolti ed archiviati. Per questo, e' doveroso il buio della memoria.
Quale miglior momento se non il raccoglimento natalizio?
La prima cosa che salta ai miei occhi, una e-mail di una donna di mezza eta' che chiede consiglio, chemioterapia si', chemioterapia no?
Come curarsi? Chemioterapia, radioterapia, con tutte le loro devastanti conseguenze non sono piu' le uniche alternative, vero? Forse chiede per autoconvincersi, forse vuole scherzare. Signora, perche' non immergersi nel calore del Natale, qualche istante? Perche' non "essere" nel buio della memoria?
Riflessione:
In un mondo ove, quasi per anticonformismo, tutto e' messo in discussione, tutto quel che e' ufficiale e' visto con sospetto, l'autorita' ha il sapore di autoritarismo, perdendo prestigio e potere.
Questo fenomeno e' vivissimo in Italia, piu' che altrove.
I nomi, se non altro, sono piu' attraenti: ayurveda, pranoterapia, agopuntura, yoga, omeopatia, erbe cinesi, reiki, ecc.ecc. Perche' no?
Meglio aggiungere anche i guaritori (filippini e no), fattucchiere, maghi, api Maye, elisir misteriosi.
L'Italia, in questo e' la prima della classe a livello mondiale.
Non sognandoci nemmeno di poter essere i primi della classe nelle cose migliori, siamo passati al Calcio, non riuscendoci, abbiamo cambiato argomenti.
Ecco che, chi ricerca controcorrente, chi mette in discussione le parole d'ordine delle autorita', viene punito e severamente.
E' toccata a tanti.
Ne cito due, soltanto perche' piu' eclatanti.
Il professore siciliano Di Bella, finito nell'oblio, anzi peggio, adesso si chiamano Di Bellisti, quelli dell'elisir misterioso.
Ancora, il dr. Tullio Simoncini, medico oncologo, anche lui calvario, perseguitato e sospeso dal suo Ordine professionale, dalla magistratura, deriso, mortificato, offeso durante la solita RAI di sempre, trasmissione "l'Italia in diretta", soldi pubblici per truffare, addormentare gli Italiani. Quindi, non uno scienziato dal coraggio da premiare, ma ben altro: per nostra fortuna, non si e' lasciato intimidire, ed ha anche scritto un libro che consiglio vivamente di leggere: "Il cancro e' un fungo - La rivoluzione nella cura dei tumori" (Ed. Lampis).
Intanto restiamo fermi alle maratone Telethon.
Ancora le grandi serate TV, con ospiti che raccontano circa le guarigioni dai tumori ormai all'87% dei casi.
Sono barzellette che non racconterebbe nessun comico: pensate che il nostro Alberto Sordi lo avrebbe fatto mai?
Loro lo fanno.
Usano semplici trucchi: ne cito qualcuno.
Se viene ospedalizzato un paziente con, ad esempio tumore al seno, e fatta la terapia viene dimesso, non la chiamano dimissione, la chiamano guarigione. Se dopo 3 mesi ritorna con un tumore al fegato, non sara' certo da ricollegarsi a quanto prima. Ma cosa dici?!
Ma c'e' di piu: se viene dimesso, e poi ritorna anche per controlli e viene di nuovo dimesso, ad ogni passaggio e' un dato positivo. Dato che si puo' morire 1 volta, e se si viene dimessi 9 volte, e si muore soltanto 1 volta, alla fine il risultato sara' del 90% di guarigioni ed il 10% di mortalita'!
C'e' di piu', c'e' di piu'..
Attivano calcoli che un bambino in terza elementare non farebbe: tumore al testicolo/tumore al polmone.
Del primo si salvano anche piu' del 90%, del secondo si arriva a fatica al 10%. Una media stimata sarebbe del 50%, ma si nasconde che quelli del testicolo sono solo 2000, mentre i colpiti da tumore al polmone sono 40.000.
A questo punto, il bambino in terza elementare comprenderebbe che la media non e' piu' 50%.
Publicita' ingannevole quindi: adiremo l'Antitrust!
Nel tepore natalizio osservo le mie pagine, non posso che avere qualche disagio: rileggo quando, alcuni anni fa, fu fatta una grande scoperta, un nuovo farmaco, il tamoxifen. Sembrava capace di bloccare l'insorgenza del tumore al seno. Pensate mai possibile che gli scienziati-scopritori dichiarassero con grande agilita' che, come effetto collaterale, provocava tumore all'utero? Una persona normale, cioe' l'uomo della strada, non lo farebbero di certo.
Ecco, lo fecero! Dichiararono candidamente che tale loro grande, grandissima scoperta, aveva un piccolissimo effetto collaterale.! Il tumore all'utero. Sembra "oggi le comiche" , ma e' pura verita'.
Ma di "oggi le comiche" in queste circostanze ne siamo pieni.
Ma c'e' di piu'. C'e' una statistica che non si fa mai.
A fronte del prezzo pagato in termini economici e di sofferenza, non si conosce se lo stesso paziente potrebbe vivere di piu' se si escludesse qualsiasi intervento terapeutico. Di contro ci sono statistiche che parlano chiaro: l'aggressivita' di un tumore recidivante diventa esponenziale dopo la chemioterapia. L'estrema difficolta', se non l'impossibilita' di "terapeutizzare" il tumore quando dopo la terapia chemiotossica si ripresenti, sotto la stessa forma o sotto forme diverse, e' il sacrificio che un paziente deve pagare all'altare delle terapie chemiotossiche.
Mio Dio, e' Natale.
Ritorno allo specchio.
Nella luce delle palline di Natale, che va e viene, penso alle sofferenze umane, agli anziani abbandonati e soli, ai bambini malati negli ospedali. Penso a quanti attendono la ricerca negata di valide strategie per guarire, a quanti contano i loro minuti passare, perche' la lotta per la vita e' questione di minuti. Penso alla cattiveria umana che interpone il profitto a tutto, anche alle sofferenze altrui, alle malattie.
In questa notte di Natale, desidererei che tutti i vescovi, asserissero che non e' vero che la malattia e la sofferenza sono preziose per avvicinarsi al Divino. Cosi' dicendo farebbero due cose buone: non danneggiare Madre Natura, e non creare un alibi alla catastrofe della medicina chimica.
Non per nulla Gandhi diceva a proposito dell'Omeopatia, quale mezzo piu' sano, economico e nonviolento per raggiungere la salute.
In ultimo, in questa meravigliosa notte, desidererei che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi facesse un grande regalo a tutti gli italiani: dato il profuso sforzo del Consiglio Superiore di Sanita', creare per loro una sede apposita, piu' confortevole e piu' lontana possibile dall'Italia , magari in Alaska, dove poter svolgere le loro preziosissime ed efficienti mansioni direttive, tutti ad esclusione del cattivo dr Giuseppe De Barone, presidente della federazione nazionale degli Ordini dei medici, l'unico oppostosi al meraviglioso regalo agli italiani che abbiamo letto nel link di sopra. Speriamo che il Presidente Berlusconi ci dia ascolto e che ci faccia questo regalo.
Buon Natale, Felice Anno Nuovo.
 
 
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