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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 marzo 2007 0:00
 
La Chirurgia, i Cerusici, i Barbieri clericali
I ragazzi di oggi, probabilmente per un modo anomalo di "raccontare" la storia, non immaginano che le tante scoperte nel corso della storia dell'umanita' sono state il risultato delle necessita' e dei bisogni umani, oltremodo dell'intelligenza e della creativita', quando libera.
Nel corso della storia dell'umanita', la professione artigiana e manuale ha acquisito nel tempo sempre piu' valore, fino a divenire -oggi- preziosa.
Ad esempio, quella che decenni fa era una semplice operazione da barbiere, oggi e' divenuta di grande valore, si' da trasformare questi saloni di bellezza, con costi e prezzi strepitosi. I barbieri italiani si sono sempre distinti, e pare che nel secolo scorso fossero considerati i migliori al mondo. Dietro c'era la tecnica, la bravura, la creativita' all'italiana, certamente piu' accesa nei tempi passati che oggi. La spumeggiante, fervida intelligenza creativa, la volonta' di sviluppare la migliore barba e usare il miglior strumento, nel caso specifico il rasoio.
Agli inizi del secolo scorso, qualche barbiere aveva realizzato qualcosa a quattro lame, e nel paventare un probabile successo, ne aveva regalato una fedele copia al gia' famoso Gabriele D'Annunzio, il quale era al limite del maniacale con il suo volersi radere quotidianamente. Questa invenzione, sottratta alla futuristica creativita' del Sig. Gillette, non ebbe seguito, molto probabilmente per l'eccessivo peso del rasoio.
Tuttavia, le storie della barba e dei barbieri, hanno sapori diversi. Vediamo perche'.
Quanti di noi hanno mai osservato, in qualche quadretto, magari dal proprio dentista, una sala operatoria allestita in un locale da barbieri e, accanto, un riquadro di una moderna sala operatoria? Di iconografie negli studi dentistici, raffiguranti il barbiere, con una tenaglia in mano. che, osserva diligentemente nella bocca della. sua vittima, con l'aiutante barbiere che serra il paziente alla sedia, ve ne sono tante in giro per l'Italia. Non e' una infelice caricatura del dentista. Al contrario, e' una fase storica, che, abbiamo attraversato, regalataci dall'ecclesiastico clero, della quale, probabilmente, non tantissimi sono informati.

CENNI STORICI
Non v'e' dubbio che la chirurgia, nacque con l'uomo, insieme alle sue necessita'.
Lungo il cammino e gli avanzamenti delle scoperte scientifiche, dapprima fu la chirurgia ad essere "metabolizzata" ed acquisita dall'Uomo, a cagione delle sue estreme necessita'.
Certamente, le prime necessita' furono quelle della suturazione chirurgica, pietre miliari della chirurgia e dell'atto chirurgico. I primi tentativi chirurgici di suturazione, furono effettuati con le mandibole delle formiche, tutto questo indietro di 40 mila anni.
Con tali "armi", venivano trattate le ferite lacero-contuse e si acquisivano le prime conoscenze sulla basilarita' delle fasciature. Successivamente, le acquisizioni si raffinavano anche sui processi cellulari, rubor, calor, cioe' i processi di infiammazione, infezione, di suppurazione e l'iter delle fasi di guarigione delle stesse.
Gli aghi da sutura, ed i vari tipi di filo, vennero successivamente.
Incredibilmente, nel secolo delle "Evangelizzazioni Ecclesiastiche" dell'America Latina, si e' potuto osservare che i popoli Atzechi e Maya avevano piena padronanza e dottrina delle tecniche chirurgiche. Popoli antichi quali gli Egizi ed i Fenici, la praticavano gia', con successo. Anche la conoscenza della dottrina chirurgica dei medici della Roma Imperiale, era tecnicamente avanzata, se si considera che stiamo parlando di oltre 2 mila anni or sono.
Addirittura, a quel tempo esisteva l'ambito chirurgico specialistico. Esempio, l'oculistica, la chirurgia odontologica, l'ortopedia, la Ginecologia e, ancora, la neurochirurgia.
Magistrali erano i loro interventi di trapanazione sulla scatola cranica, in quanto nei casi specifici si era notato che tutti i traumi cranici con frattura avevano un decorso migliore dei traumi senza frattura. Di tale tecnica, oggi, si conservano eccezionali rilievi storici.
Anche la tecnica di ricostruzione nasale di allora, e',tutt'oggi, applicata. Per esattezza, questa tecnica si sviluppo' dal V secolo d.C. e non nella Roma Imperiale.
Sempre di questa tecnica chirurgica, ampia argomentazione ce ne ha lasciata il medico Sushruta, famoso medico Indiano del V secolo a.C. esperto in Medicina Ayurvedica, in un suo testo divenuto famoso quale reperto di Storia della medicina.

L'ECCLESIASTICO CLERO
Ma cosa c'entrano i Barbieri, la chirurgia ed il clero?
Bisognerebbe chiederlo ai Cerusici.
Oggi, con un linguaggio piu' attuale, in un quadro di real-politik, potremmo chiamarli "corporazione super-protetta" ( clicca qui ).
Dopo le invasioni barbariche ed il declino del grande Impero romano, l'Ecclesiastico Clero seppe prendere il sopravvento sulla vita sociale e politica di quel tempo.
I momenti cruciali dell'espansione del "potere" clericale, sono riassumibili in due momenti: il Concilio di Reims (1131) ed il Concilio di Roma (1139). In questi due momenti lo strapotere Clericale sanci' che soltanto la preghiera, doveva essere necessaria per la cura ed il benessere dell'uomo. Si interruppe bruscamente per secoli ogni sorta di ricerca, e coloro i quali venivano trovati a effettuare studi, venivano prima torturati e poi messi a morte dall'Inquisizione, con varie bolle di condanna, tra le quali quella di eretico.
Con Papa Bonifacio I e Papa Clemente V di Avignone, l'Inquisizione ecclesiastica prese una forza maggiore.
Con diabolica capacita', fecero di meglio: separarono la chirurgia dall'atto medico, facendo cadere nel nulla il valore dei chirurghi del tempo. Non contenti, bandirono ogni sorta di cura chirurgica, chiudendo gli occhi solo per le pratiche chirurgiche che i monaci improvvisavano nei vari conventi, per benevolenza dei bisognosi.
Non contenti di essere giunti a tanto, l'ecclesiastico clero volle bandire anche le "cure monacali". Accadde che i monaci, probabilmente in risposta alle necessita' dei bisognosi, avessero trovato un sistema per bypassare il clero superiore: relegavano personaggi a loro subalterni, una sorta di factotum da convento ., che nella maggior parte erano barbieri. Questi factotum, che vivevano nella subalternita' monacale, presero il nome di Cerusici.
La storia racconta che diversi di questi barbieri, tra una osservazione e l'altra, avessero acquisito una tale pratica da divenire chirurghi eccellenti. Dopo questo freddo e buio periodo della storia umana, la scienza e la chirurgia ricominciarono a fiorire, soprattutto grazie alla scuola Salernitana che aveva grandi influenze Arabe, e pertanto privata da quelli elementi della fredda rigidita' ecclesiastica clericale.
Il Rinascimento, dopo momenti di profondo buio per le scoperte ed acquisizioni scientifiche, vede momenti di splendore nello studio medico.
Un grosso aiuto venne da Leonardo da Vinci, grazie anche alle tecniche di produzione della carta ed alla formulazione del disegno anatomico.
Mon moltissimi potevano essere i medici di quel tempo, tra di essi, famoso era Berengario da Carpi, famoso ancor di piu' in quanto addetto alle cure di Lorenzo de Medici. Il cranio di De Medici aveva sofferto numerosissimi traumi, ed oggi e' eccezionale rilievo storico, osservabile nel Mausoleo Mediceo della Chiesa di San Lorenzo in Firenze, e nella replica del Museo Anatomico della stessa Universita' Medica fiorentina.
Il papa Carol Wojtyla, Giovanni Paolo II, ebbe il buon senso, come sommo Pontefice e capo della Chiesa Cristiana, di saper chiedere, a tal nome, tutte le dovute scuse per gli errori commessi. Tuttavia, al giorno d'oggi non e' cosi' difficilmente osservabile che di tali, la Chiesa, ma ancor di piu' il Clero, continua a non esserne immune. Anzi. L'ingerenza del clero nella vita sociale e politica italiana, non e' mai stata cosi' forte ed attiva.
Se l'italiano e l'Italia hanno deciso di essere un Paese/confessionale, arriveremo presto ad essere Talebano? In caso contrario, rendiamo libera la nostra societa', con una laicizzazione reale e non fittizia, senza luci ed ombre, rivediamo il Concordato con il Vaticano, e mandiamo a casa quei deputati che tradiscono il mandato di rappresentanza popolare, che non puo' essere che laico, a vincolo delle necessita' di ciascuno e di ogni cittadino di una Repubblica Italiana fondata sul lavoro, laica, non confessionale, ne' talebana. Subito il nuovo Concordato, e i deputati/confessional dipendenti, via dal Parlamento.
L'Italia e' una Democrazia Laica e basta.
 
 
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