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I SAVONAROLA DEL POSTMODERNO
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Medicare? di Giuseppe Parisi
15 gennaio 2007 0:00
 
Non e' un caso che l'attuale ministra della Famiglia, Rosy Bindi, sia toscana. Forse e' l'incarnazione -per chi ci crede- di Girolamo Savonarola. Fedele al suo credo come il Savonarola, ebbe un eccezionale coraggio di vecchia appartenenza dei tempi d'oro della Democrazia Cristiana. Aveva deciso, quando era ministra della Salute in un precedente Governo, che i medici dovevano fare un matrimonio con il risecabile Sistema Sanitario Nazionale (S.S.N.). Il matrimonio si chiamava "inframoenia", che -grazie al fatto che siano tutti latinisti- significa "dentro le mura". C'era, dentro la ex-ministra, una volonta' simile a quella del Savonarola, che da "frate domenicano" aveva con il pugno forte voluto rendere morale la civilta' e la societa' fiorentina di quel tempo. Per la signora Bindi il S.S.N. era immorale e andava cambiato con gli stessi metodi di Girolamo, il Savonarola.
L'essenza della "inframoenia" era quella che ogni medico doveva svolgere la "libera" (si fa per dire...) professione agli interni degli spazi ove svolgeva la sua dipendenza dal S.S.N.. L'intento "moralissimo" nei confronti degli utenti/consumatori di prestazioni sanitarie, aveva non poche difficolta' pratiche, una soprattutto: la mancanza di reali spazi ove svolgere tali prestazioni professionali.
Il Governo Berlusconi, che segui' quello in cui la Bindi era ministra della Salute, affondo' tale Savonarolico sentimentale disegno, e a tutt'oggi malgrado il ritorno di un Governo di centro-sinistra, la situazione e' da "status quo".
Pare che ridimensionare gli spazi per le prestazioni dei medici sia difficile oltre che oneroso.
E. soldi, almeno dal punto di vista della Corte dei Conti, non ci sono per i medici, non ce ne sono.
Noi crediamo che il problema sia tutto qui.
Se si vuole "statalizzare" un sistema di erogazione di prestazioni sanitarie, si deve adeguare anche il "salario" dei poveri medici italiani, che in Europa sono dietro anche al Portogallo. La carriera, invece di essere legata al sistema "barone/dipendente" della scia politica di turno, potrebbe essere legata all'anzianita' del "dipendente/medico", cosi' come e' per i giudici. Solo che -piccolissima differenza- questi ultimi dipendenti dello Stato, hanno un "salario" cinque volte superiore alla maggiorparte dei medici. E sempre i giudici, se errano e uccidono qualcuno infilandolo in galera per errore, possono continuare indisturbati nell'anzianita' della carriera.
Probabilmente in Italia il lavoro del medico "vale poco", considerando il trattamento economico.
Leggevo qualche giorno fa del medico di Cittadella (Padova) che era stato ingaggiato dal Servizio sanitario britannico (N.H.S.) per 5 giorni in una zona isolata di quel Paese. Aveva mosso le acque dei media solamente perche' la retribuzione della sua prestazione professionale era stata di oltre 3 mila sterline, circa 6 mila euro. Ringraziamo i media per tutto cio', anche se ci attendevamo che avessero aggiunto anche che in Gran Bretagna il N.H.S. paga i suoi medici di famiglia oltre il quadruplo di quanto guadagna un massimalista in Italia, con stipendi che raggiungono i 9/11 mila euro al mese. E ci saremmo attesi -sempre dai media- che ci avessero informato che, oltre la laurea, nessun cittadino britannico si perfeziona nell'area della medicina di famiglia, scegliendo il percorso della specialistica in ospedale. Il lavoro del medico di medicina generale e' chiaramente piu' duro e la retribuzione non raggiunge quella della specialistica ospedaliera.
Senza voler entrare nel merito del sistema sanitario britannico, vorremmo per un attimo riflettere su perche' proprio noi italiani dobbiamo essere gli ultimi della classe. Pur se ci dicono che mancano i fondi economici, per ristrutturare un fatiscente servizio sanitario si potrebbero trovare. In caso contrario siamo certi che non ci saranno Savonarola che terranno.
L'inframoenia rischia di rendere ancora piu' pollerie i nostri ospedali. Anche in Thailandia i medici ospedalieri guadagnano almeno quattro volte di piu' dei rispettivi colleghi italiani. Si', avete letto bene: Thailandia! I medici di base o famiglia, o di medicina generale, sono liberi professionisti, non sanno nemmeno loro quanto guadagnano, non lo sa nemmeno il sofficissimo fisco thailandese.
Il Savonarola non fu processato tanto dall'inquisizione, ma da quella societa' rinascimentale che si sforzava di mettersi alle spalle le brutture medievali. Allo stesso modo l'invenzione Savonarolica dell'era postmoderna sara' bocciata dall'esigenza di una societa' piu' matura e con esigenze diverse.
Ci attendevamo questa ondata di nuova freschezza dal passato Governo, ma cosi' non e' stato. Adesso confidiamo in questo ultimo, con la speranza di non perdere tale treno verso il futuro.
 
 
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