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Sfide del futuro. Morire di sete
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 settembre 2009 0:00
 
Il "nuovo Hitler", le "fontanelle del futuro" e la "CocaCola" Mi ha suggestionato la notizia riportata qui sotto, schiarendomi la memoria su altre passate
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La notizia, in "memoria indelebile", era stata registrata durante la presidenza di George W. Bush, con la "Legge Tassa", ai cittadini Americani oversize.
Mi chiedevo come fosse immaginabile, per un cittadino, in una societa' come quella Americana, con le luci di Las Vegas al forte sapore di publicita', di patatine, di hamburger, la vita trascorsa "fast food stile "junky food", la "CocaCola" dai rubinetti a posto dell'acqua, potersi mantenere in forma e pertanto in buona salute.
Invece di "tassare" le bevande analcoliche "soft–drinks" come la "CocaCola", nel tentativo di scoraggiarne l'uso, oltremodo producendo una tassa aggiuntiva per chi produce la "salutare light-drink", quindi maggiori entrate per il Tesoro disponibili per l'intera collettivita', George W. Bush, il signore del "preventivare tutto" anche le guerre preventive, rimetteva i peccati alle parti piu' deboli e malcapitate, un vero "uomo delle Lobby".
In una Sanita' pubblica, dove viene riversato e condotto alla intera collettivita' il costo delle singole prestazioni di ogni singolo individuo, giustificherebbe ancora di piu' l'inasprimento sanzionatorio nei confronti di coloro i quali sono direttamente responsabili dei fattori limitanti o, peggio, aggravanti la salute collettiva e individuale.
Veniamo sanzionati perche' guidiamo senza "cinture di sicurezza", il motorino senza "il casco" giustamente, (il danno personale determina un grave costo che va a spalmarsi sul costo della intera collettivita').
Il concetto non vale se ad esserne interessate sono "multinazionali sensibili", in una sola parola, come dicono gli Americani, le potenti "lobby", che hanno la economica possibilita' di erodere tutto cio' che e' possibile erodere.
Proprio in questi giorni arriva a George W. Bush una "lezione di stile" direttamente dal cuore ermetico e comunista Cinese: a Pechino la Commissione per lo sviluppo e la riforma e l'Ufficio per la protezione dell'ambiente hanno pubblicato la "lista nera" delle principali aziende che inquinano la capitale della Cina. Tra di esse, la "CocaCola" company e la "Pepsi". La CocaCola, attraverso il suo portavoce cinese, ha riferito che entro il 2012 aumentera' i sistemi anti-inquinamento nel mondo del 20%, si puo' attendere, d'altronde siamo in piena crisi mondiale.
Si sbagliano coloro i quali possono credere si tratti della guerra commerciale dei cinesi che si "vendicano" sugli americani che mettono all'indice i loro prodotti per scarsa qualita' o pessimo livello di produzione.
Il pensiero cinese, terra di saggezza proverbiale, e' che "Tutte le imprese che scaricano degli inquinanti nell'acqua, che soddisfino o meno le norme, sono considerate come inquinanti".
Giorni addietro, John Mackey, presidente e fondatore della Americana "Whole Food", la catena specializzata in "alimenti biologici e cibi sani", faceva pubblicare a proprie spese, sul "Wall Street Journal" un articolo che "offriva consigli" sulla probabile riforma sanitaria di Obama, ma era un "cavallo di Troia", sostanzialmente la boicottava. clicca qui
Tutto incendio a cagione della scintilla della Legge, voluta dallo stesso Obama, quella sui "soft drinks", "cocaCola" compresa. Il dr. Thomas Frieden, del centro di controllo e prevenzione delle malattie, un gruppo di esperti a disposizione del dipartimento per la salute Americana, ha incoraggiato il Presidente Obama a predisporre la "tassa" che farebbe lievitare di almeno il 10% il costo di tali bevande, scoraggiandone comunque l'abuso, che 1 Americano su 4 fa ogni giorno.
Di contro, ecco le lobby, subito pronti oltre 2 miliardi di dollari in pubblicita'.
Obama viene pittoristicamente coronato come "nuovo Hitler", come "qualcuno che intende eliminare i piccoli piaceri della vita" alle persone che, gia' povere, possono permettersi poco. Sembra che questa metodica strategia comunicativa di massa, figlia di specialisti del settore, stia avendo i risultati sperati... per le lobby. La qual cosa non deve sorprenderci affatto. Un "dolce giorno" accadra' che aprendo il rubinetto di casa, sgorghera' la CocaCola, venduta al prezzo dell'acqua, mentre, quest'ultima sara' venduta al costo dell'oro.
Tuttavia, siamo dell'opinione che piuttosto che "tassare" le cattive abitudini, e' sempre meglio informare, istruire, educare sin dalla piu' tenera eta'.
Nel cuore della citta' eterna, Roma, a Piazza Risorgimento, adiacente al Vaticano, questa estate e' stata allestita una "tenda da refrigerio". Io le ho battezzate con l'acqua santa, "le fontanelle del futuro", perche' ricordano le "ormai-fantasmi" fontanelle che a migliaia riempivano vie, viuzze, corsi e grandi arterie, piazze ed interi quartieri della citta' eterna, oggi decisamente scomparse per lasciare spazio alle assetate "tende" ed all'acqua in bottiglia felicemente offerta a "modico prezzo".
Siamo solo agli inizi.
Molte sorprese dovranno arrivare, assetati "regali" ci attendono.
Non molti ricordano cosa accadde proprio 1 anno fa, era il 5 Agosto, l'attuale governo Berlusconi si era insiedato da 3 mesi. Il Parlamento italiano aveva votato l'articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro Giulio Tremonti, la stessa persona che a diverse puntate, ci ha spiegato.... la morale e l'etica dell'economia..... Nel comma 1 si affermava che l'acqua era merce, e la gestione dei servizi idrici doveva essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Il "decreto" oltre ad affermare perentoriamente che "l'acqua e' merce e non bene inalienabile ed inviolabile", incorporava aspetti "Costituzionalmente rilevanti" perche' modificava e modifica la natura stessa dello Stato e delle collettivita' territoriali. I Comuni, in particolare, non sono piu' soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere e' di garantire che i dividendi dell'impresa siano i piu' elevati nell'interesse delle finanze comunali.
Cosa e' accaduto? Che i costi dell'acqua dal rubinetto sono aumentati quando e' andata benissimo, duplicati quando e' andata meno bene, e quando e' andata peggio, come a Latina, perfino triplicati. L'opposizione non si e' sentita fiatare, i media non ne hanno parlato, tutti impegnati nella calda estate 2008.
E' gia' passato 1 anno, non se ne continua a parlare, impegnati nella calda estate 2009 sulle "veline" di Silvio-Papi.
La grande sete e' iniziata, ne riparleremo.

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