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Societa' & dintorni. Colpa del medico innamorato, del parlamentare distratto o delle sirene?
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Medicare? di Giuseppe Parisi
15 settembre 2007 0:00
 
Il corpo umano, nel contesto accademico e scientifico, e' considerato un miscuglio di cellule ed organi differenti, organizzati in apparati funzionali come quello cardiocircolatorio, digestivo, emuntoriale. Al corpo umano appartengono ulteriori apparati funzionali, che spesso risultano tra di essi interconnessi.
Il traguardo di una tale medicina avanzata, non e' piu' retaggio da fantascienza, ma appartiene al presente della cultura personale del medico, in special modo quello europeo. Cosi', il medico europeo conosce bene le interrelazioni tra il cuore apparato cardiocircolatorio ed emozioni , o meglio tra emozioni e cuore.
D'altronde, anche Ippocrate asseriva che il cuore era il "cervello emotivo" del corpo umano. Ma se esiste un apparato funzionale che e' tremendamente correlato con le emozioni ed il pensiero umano, questo e' proprio quello digestivo, stomaco, intestini e fegato, ed in seguito -come asseriscono i medici cinesi- la milza-pancreas.
Di queste tremende, intime interrelazioni, se ne sono accorte anche le multinazionali del farmaco chimico, incoraggiando i medici che, innamorandosi di loro, provvedono alla prescrizione di oltre 70 milioni di pezzi di farmaci, per oltre il 20% di "malati" italiani.
Le patologie digestive sono le piu' disparate e non risparmiano nessuno, senza differenza di eta'. I problemi di colon irritabile possono interessare anche i bambini; gastrite da farmaci, ulcere peptiche, non conoscono priorita' derivante da peculiari eta' od attivita' lavorative.
La tattica e' quella di spingere il medico che "si innamora" al canto delle sirene farmaceutiche, alla prescrizione di farmaci che lavorano a valle, lasciando cosi' irrisolto il problema per oltre l'80% dei cittadini italiani, cioe' circa 15 milioni di malcapitati con "patologie" che dipendono sostanzialmente da problematiche di aspetto caratteriale, istintuale ed emotivo affettivo.
Si',avete letto bene: 15 milioni.
Il farmaco dell'amore?
Gli antigastrici di nuova generazione -presenti da diversi anni- quindi gli inibitori di pompa protonica, quelli che inibiscono la secrezione gastrica. Se andate dal vostro medico, ed e' tra quelli innamorati, e vi fa male un piede, e' molto probabile che vi prescriva questo farmaco.
Uguale, anche se non digerite bene.
Uguale, anche se avete un ascesso dentale e dovreste prendere per una settimana qualche antibiotico.
Uguale, anche se vi fa male la testa e salta fuori che forse non digerite bene.
Insomma, e' la panacea, che fa sempre bene.
Basti pensare che in Italia, di questi farmaci, ne sono stati prescritti, nel 2006, ben 62 milioni di confezioni. 55 milioni nel 2005.
Adesso, gli amministratori della spesa vogliono correre ai ripari: modificare ed indurre la prescrizione verso molecole meno costose. Ma questo criterio rischia di non essere appropriato per molti pazienti, oltre a ledere un principio inviolabile -sempre assente in Italia-: la liberta' dell'atto medico, espresso in scienza e coscienza dallo stesso professionista.
Dato che in Italia esiste vivamente l'abitudine di cancellare diritti inviolabili come questo, il rischio di "giri di vite" puo' risultare prossimo. La situazione aggraverebbe il tutto in un pasticcio all'italiana. D'altronde, ci siamo abituati.
Come arginare i danni?
Miglioramento della pratica medica multidisciplinare -soprattutto con tecniche alternative ed integrate- che promuoverebbero una migliore appropiatezza prescrittiva, spostandola verso obbiettivi piu' mirati.
Ci riusciremo?
Restiamo poco fiduciosi.
Basti osservare l'ostracismo secolare dei "baroni" della sacralita' accademica -sensibile alle sirene- all'accesso universitario di fitomedicina, omeopatia ed agopuntura, tutte faccende che giacciono in polvere, nei cassetti di parlamentari distratti. Una distrazione troppo particolare per essere spiegata.
 
 
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