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La Territorialita'
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 dicembre 2006 0:00
 
Il cammino della storia dell'umanita al pari degli animali e' stato coronato dal condizionamento degli istinti primordiali della nostra specie e dalla legge di Madre Natura. La "territorialita'" ad esempio, intesa come predominio e controllo, come gli stessi animali ha sempre condizionato gli esseri viventi sulla terra. Nell'uomo e nell'animale il predominio sul territorio e' stato legato al suo istinto primordiale di sopravvivenza. Il medesimo "istinto" "ingloba" anche la capacita' di "orientarsi" nella spazialita' dei territori. Questa caratteristica non e' legata all'intelligenza ma alle caratteristiche intrinseche dell'uomo o dell'animale.
Negli ultimi 150 anni le scoperte tecnologiche e gli avanzamenti sulle conoscenze mediche e scientifiche, hanno rivoluzionato la consapevolezza della specie umana, fino al punto di assopire istinti primordiali quali, ad esempio, Territorialita', Spazialita' ed Orientamento. Quanti, non abituat,i sarebbero in grado di muoversi su territori non conosciuti, incluse , le "giungle" di cemento delle citta'?
Il boom dei viaggi organizzati si e' mosso su tali circostanze.
La medesima sorte tocca anche agli animali, sopratutto quelli considerabili "domestici".
Il primordiale senso della spazialita' e dell'orientamento di un cane si perde quasi del tutto quando, costretto in cattivita', in appartamenti di citta' e passeggiate al guinzaglio.
Ancora peggio, fino a raggiungere sofferenze psicologiche e anche turbe psichiche, per gli animali della giungla, quando costretti a spazi confinatissimi, come accade negli zoo o in quelli usati negli show circensi quale attrazione per grandi e piccini.
L'esistenza di "politiche" e "geopolitiche" e' da attribuirsi alla "necessita'" della nostra specie di aggiudicarsi la spazialita' dei territori e i loro frutti. Poco importa con quali mezzi, in quanto il mezzo vale "il fine".
Spesso questo istinto primordiale voluto da Madre Natura, ha conferito una tale brutalita' all'uomo, condizionandolo fino al rischio della sua medesima estinzione.
Questo non accade negli animali, dove il controllo del territorio e' scandito con modalita' consone a regole precise e naturali.
La tecnologia quindi, se ha facilitato la vita della nostra specie, potrebbe essere anche il "vettore" di rischio per l'intera umanita'.
 
 
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