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La vita intra-uterina. quando la scienza e' miopicamente interessata..
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 novembre 2007 0:00
 
In diverse occasioni si e' trattato di argomentazioni legate alla salute in generale, e di atteggiamenti di ostracismo selvaggio da parte delle Universita' e del mondo accademico nei confronti di conoscenze peculiari e speciali, figlie di una cultura Medica Olistica.
Una delle molte sostanziali differenze -e non solo- tra il mondo medico Olistico e l'accademia della medicina ufficiale, e' stata da sempre quella di -per la medicina ufficiale- credere che la vita biologica fosse da considerare solo dal momento del parto e quindi della nascita dell'essere umano, non considerando la vita intrauterina se non come un momento di schematizzato e programmato sviluppo della crescita del futuro essere umano.
Contrariamente, per la Medicina Olistica, il piu' importante momento dell'esistenza umana, e' proprio la vita intrauterina.
Se da un punto di vista etico puo' essere discutibile la problematica di considerare la cellula inseminata biologicamente "vita", la medicina olistica non si sofferma a tematiche riduttive come questa. Difatti, spogliandosi delle supponenze e delle speculazioni gratuite del mondo Vaticano, indica questo momento come inizio della vita biologica, in quanto e' da questo momento che si fondono non solo pezzi del DNA dei due genitori, ma ulteriori elementi specifici di essi, quelli medesimi, misconosciuti, vesseggiati e oscurati dalla accademia medica ufficiale.
Innanzitutto e' bene chiarire cosa significhi Medicina Olistica.
Olistico e' un termine che deriva dalla lingua greca antica "Holos", e significa "il tutto", inteso nella visione "globale" degli aspetti generali e specifici dell'essere umano. Pertanto, Medicina Olistica, vuol significare, la visione "globale" dell'essere Umano. Si intendono tutte quelle medicine, quelle conoscenze mediche che osservano l'uomo da una visione globale, avvicinandolo alla natura, in quanto le medesime patologie non sono altro che il disequlibrio dei rapporti dell'uomo con la stessa natura. Ogni popolo, dai tempi antichissimi, ha avuto la propria Medicina Olistica, che imprimeva conoscenze metodiche di analisi diagnostica, oltremodo l'uso specifico di elementi curativi che, volta per volta, si raffinavano sempre di piu', ma che erano elementi provenienti dalla stessa Natura, dal mondo minerale, animale e vegetale.
Molte Medicine Olistiche si sono evolute, altre si sono eclissate, nel senso che non hanno avuto in occidente uno sviluppo reale, piu' mediatico che altro, anche se, per certi versi, dettato da altre circostanze.
Ad esempio, la Medicina antica della cultura Thailandese, non la si conosce in occidente, mentre quella Tibetana si conosce molto poco. Altre hanno avuto uno sviluppo enorme, ad esempio, la Fitomedicina (lo studio delle piante e dei suoi estratti, soprattutto piante officinali occidentali), l'Omeopatia e la Cinese Agopuntura. Quest'ultima, a mio avviso, e' stata la piu' fortunata, perche' e' stata la prima ad avere riconoscimenti ufficiali, anche se timidi e sporadici, dalla accademia medica ufficiale. Il motivo? Semplicistica convenienza: non si usano preparati medicinali, ma solo aghi, e non contrastano l'economia del farmaco chimico e delle multinazionali farmaceutiche.
Da diversi anni ormai la comunita' medica ufficiale e' all'angolo del ring, con due patologie apparentemente nuove: la "sindrome da affaticamento cronico" e, la "fibromialgia". Per anni si e' brancolato nel buio, senza comprendere bene a quale disciplina specialistica indirizzare tali sconcertanti sindromi -in quanto corollario di diversi sintomi- con la grande difficolta' nel trattarle clinicamente.
Difatti, in Medicina, non puo' esistere una terapia giusta, senza una diagnosi giusta. Il corollario sintomatologico di queste due, apparenti diverse sindromi, e' vario e comunque sempre di fatica generale, anche nei comuni atti quotidiani. Dolori muscolari, a carattere cronico ed estesi, con ipersensibilita' al dolore (cioe' Iper-algesia) e dolore da stimoli cutanei innocui (allodinia), rigidita' mattutina e affaticamento, accompagnati da altri e variegati sintomi, come disturbi del sonno, la "depressione dell'umore" che non manca mai, ansia, cefalea, dolori addominali, problemi intestinali e urinari, e altro ancora, come mal di gola e malessere generale.
Stress.
Tutti siamo, oggigiorno, stressati, ma poi un regolare riposo ci fa ritornare nelle giuste energie, quando cio' non accade, si istaura un circolo vizioso che sfocia in qualcosa di cronico.
Lo stress e', per quanto possa sembrare bizzarro, una necessita' vitale per l'uomo, dal quale dipende la sua stessa esistenza. Sostenuto e combattuto dal "cortisolo" secreto dalla "corteccia surrenale", una sostanza vitale per sopperire agli stress di qualsiasi natura, soprattutto i processi infiammatori, in quanto e' un potente anti-infiammatorio.
Altra sostanziosa differenza culturale tra mondo medico Olistico e Medicina ufficiale, quella dell'"asse Ipotalamo-Ippofisi-cortico-surreni". Per la medicina ufficiale e' un "organo anatomico, di comportamento meramente endocrino -cioe' addetto alla secrezione di "cortisolo". Per la medicina Olistica e' invece una "unita' vitale e funzionale" intimamente legata non solo al network immunitario della persona, ma molto di piu' alla struttura "biotipologica". La qual cosa significa che quel corollario di informazioni vitali, e' stato trasmesso in piccola parte del papa' e in maggior parte dalla mamma, solamente durante la vita intra-uterina. La funzione di un sistema come l'asse Ipotalamo-ipofisi -corteccia surrenale- non e' controllato dalla risposta della secrezione di cortisolo agli stress, e a riposo per la medicina Olistica. Negli ultimi tempi, c'e' stato un miglioramento delle conoscenze verso queste due sindromi, quanto meno la comunita' scientifica ha appurato che bisogna avvicinarsi ad esse con un approccio multidisciplinare (non sono riuscite ad inquadrarle in nessun girone infernale specialistico - tracce Olistiche? ..) .
Pochissimi giorni fa leggevo, con mia grande soddisfazione, un'informazione pubblicata dal "J Clin Endocr Metab online 2007";
Risposta stress nell'anziano e peso alla nascita
Vi e' un'associazione inversa fra peso neonatale e concentrazione di cortisolo durante lo stress psicosociale nella tarda eta' adulta. Durante l'ultimo decennio e' divenuto sempre piu' chiaro che le circostanze durante il periodo fetale possono avere un impatto sostanziale sulla suscettibilia'à a diversi comuni disordini dell'eta' adulta, quali le malattie cardiovascolari e la depressione: la programmazione dell'asse ipotalamico-pituitario.adrenergico e' un candidato chiave per la mediazione di questo legame. Il presente studio suggerisce che sia l'iper che l'ipocortisolismo possono essere programmati durante il periodo fetale; l'ipocortisolismo e' una caratteristica di patologie quali la sindrome da stress post-traumatico, la fibromialgia e la sindrome da affaticamento cronico.
Finalmente se ne sono accorti! Meglio tardi che mai.
Forse, da questo momento, la comunita' scientifica assumera' un po' di umilta', cambiando il tono volgare con una maggiore disponibilita' (quale?) nei confronti della medicina olistica. Questa medicina, per dottrina e antica conoscenza, ha sempre asserito che lo sviluppo energetico dell'asse ipotalamo-ipofisi-cortecciasurreni, non e' legato alle programmazioni o malformazioni di crescita e sviluppo anatomo-fisiologico, ma dipendono dalle funzionalita' energetiche e vitali specifiche, che la madre conferisce al nascituro solo ed unicamente durante la vita intrauterina. Queste sono percettibili di carenze, o addirittura blocchi parziali e totali, nel momento del passaggio tra madre e feto. Questi sono talmente basilari, che condizioneranno tutta la vita futura del nascituro. Tra questi, informazioni morfologiche e vitalistiche, gli aspetti Neurologici, Psicologici, Immunitari, Endocrinologici, Psicocomportamentali, quali la vitalita', la "sensibilita', la "motricita'" e "l'attivita'", " l'emotivita' ", "l'intelliggenza". E la diagnosi e' perfetta, poter confermare una carenza vitale con forte tendenza "depressiva" dell'essere umano, gia' dal periodo fetale, come avere molte e molte altre basilari informazioni cliniche.
Perche' dover escludere di attingere tali informazioni cosi intime e basilari, a cominciare dalla vita intrauterina?
Chiediamolo al mondo accademico ufficiale ed alle multinazionali del farmaco.
Poco tempo fa, l'Istituto di ricerca e cura Neurologico "Carlo Besta" di Milano, prestigioso centro di ricerca Nazionale ed Internazionale delle malattie del Sistema Nervoso, ha scoperto che la stimolazione a bassissimo voltaggio (cioe' impercettibile dall'essere umano) di specifiche aree sulla superficie del cranio, comporta un ripristino immediato delle forze della persona e la scomparsa di ogni traccia di fatica e di stanchezza. La scoperta e' sensazionale, oltremodo per il fatto che le discipline Neurologiche e Neuro-Fisiologiche sono state sempre le piu' sensibili alle conoscenze Olistiche.
Mi terro' informato su tale sensazionale tecnica, in quanto il sospetto che possa essere "bidonata" e' alto, come tutte quelle tecniche mediche che guariscono senza farmaco.
Vedremo inoltre se tale sensazionale scoperta finira' per avere utilizzi meramente sportivi, od al peggio militari, o diventera' una preda facile per i governi del mondo, pensando cosi' di ampliare la base di sfruttamento dei lavoratori.
 
 
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