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Lettera agli italiani del Presidente Berlusconi sui farmaci: piu' un segnale di debolezza che altro
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 febbraio 2005 0:00
 
Cosa sara' mai questa missiva?
Cosa si nasconde nel fuori programma piu' fuoriserie che mai?
Mai si era giunto a tanto. Nessun politico, aveva osato cosi', prendere posizioni nette su modelli ed abitudini sanitarie. Anzi, nel passato, si cercava di "chiudere gli occhi" alla gente, su quanto fatto per opportunistici vantaggi, senza conoscere mai, come si spartiva il "formaggio con i buchi" e l'impensabile disavanzo dello spreco della spesa Sanitaria.
Tale nobile "dottrina" tutta all'italiana, non solo era permessa dalle istituzioni, ma garantiva anche l'efficiente strada commerciale, in questo caso attraverso medici e loro prescrizioni.
Piu' volte siamo ritornati su queste tematiche.
Attualmente, anche a fronte dei numeri ancora megagalattici della spesa sanitaria, detta Sanita' in Italia continua a non brillare affatto, anzi.
Si sta tentando di addossare gli sprechi sanitari alle prescrizioni dei farmaci e quindi ai medici. Certamente possiamo riscontrare un rilevante spreco in dette prescrizioni, perfino gli "Archives of Internal Medicine" ha citato formalmente che erano state eccessive ed ingiustificate le prescrizioni farmacologiche, ma si riferivano soltanto a quel famoso antinfiammatorio ritirato dal commercio perche' aveva cagionato numerosissimi danni. Si devono attendere terremoti e morti, per una timida osservazione?
Tutto cio' rimane soltanto un aspetto del problema.
La parte piu' importante e vitale rimane quello della Formazione Medica. Inefficace e non completa, i futuri medici vengono istruiti e indottrinati come i Talebani, e senza alcuna visione alternativa sulle molteplici possibilita' terapeutiche oggi esistenti. La gestione accademica universitaria, a dir poco Talebana, rimane oggi chiusa e limitata a quelle dottrine mediche che di rigorosamente scientifico hanno solo la definizione. Appare ovvio come il medico, che si e' formato in un ambiente cosi' ortodosso, purtroppo con una buona dose di imbrogli, stupidita' e nefandezze cliniche, trovandosi di fronte ad un paziente, non possa far altro che affrontare i problemi dei pazienti, soltanto con una visione di aggressione terapeutica obbligata, mai senza il farmaco. Questo il modello medico sanitario attuale, non vi sono alternative.

I "premi" risparmio
Con la visione di tale problematica, vorremmo tutti noi chiedere al Presidente Berlusconi, con quale strategia intende modificare tale sistema. Forse con i "premi risparmio"? Ovvero offrendo un premio ai medici che durante l'anno hanno prescritto meno farmaci? Ma questo potrebbe creare una situazione pericolosa per molti pazienti.
Vorrei far notare che queste non sono utopie. Questo metodo e' gia' in uso, anche se solo pochi ne sono a conoscenza. Le direzioni sanitarie degli ospedali gia' applicano queste procedure, con vari "premi" che tendono a far fare economia. Pertanto non stupitevi se al Pronto Soccorso il medico di turno dovesse affermare che e' inutile effettuare una lastra per una sospetta frattura.
Noi pensiamo che non si possono usare questi metodi, perche' socialmente pericolosi.

I farmaci non sono l'unico fonte del disavanzo sanitario.
In questo contesto vanno infatti prese in debita considerazione le continue prescrizioni di visite specialistiche e la serie interminabile di esami da laboratorio, effettuati solo per soddisfare l'eterna ipocondria degli utenti male informati o ben indottrinato dai media. Non per nulla, in quanto a radiografie ed ecografie, raggiungiamo il numero piu' alto in tutta Europa.
Vorremmo chiedere al Presidente Berlusconi:
- "Sarebbe lei in grado di gestire la sua brillante azienda, cosi come e' gestita la Sanita' Italiana e la Buona Salute dei cittadini?"
- Perche' tanta differenza tra la Sanita' inglese e quella italiana?

Visto e considerato che in Italia il medico e' sempre piu' avvilito e mortificato, sia economicamente che professionalmente, alcuni amici medici si sono trasferiti in Inghilterra. Le Istituzioni inglesi, infatti, dando prova di acume ed apertura mentale, al fine di non danneggiare il budget delle multinazionali del farmaco, e allo stesso momento impedire il lievitare delle spese mediche, hanno creato il "medico tutto fare". Pertanto il medico di famiglia e' diventato un professionista con diverse competenze, in grado di prendersi la responsabilita' su vari aspetti sanitari, ed evitare di essere un semplice smista-pazienti proprio del sistema Sanitario Italiano.
In Italia , la verita' e' che, purtroppo il Sistema Sanitario comprende molte entita', che di esso fanno il loro nutrimento. Lo sa bene, e lo prova un Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale ha fatto riforme nella Scuola, nella Giustizia, nelle liberta' economiche, ma in materia sanitaria non ha riformato nulla o quasi. Sara' forse piu' facile costruire il Ponte sullo Stretto? A noi sembra che la lettera agli italiani sia piu' un segnale di debolezza che altro.
Pragmatico, Idealista e Creativo piu' che mai, Berlusconi, ha la necessita' di "accarezzare" da un lato il conservatorismo dello status quo, dall'altro l'eterno, millenario, biblico, partito dei vescovi, che in tema di etica e buona salute rappresentano quanto di piu' eclatante vi possa essere nell'ingerenza in affari che non li riguardano.
Una vergogna, anch'essa tutta italica.
Pertanto, la lettera agli italiani ha tutte le sembianze del dover coprire ancora una volta la impossibilita', se non l'incapacita', di affrontare e risolvere i problemi di gestione sanitaria, e della buona salute, una volta per tutte.
Sara' gia' una gran fortuna, se riusciremo a bocciare con consultazione referendaria la talebana legge sulla fecondazione.

E a proposito degli USA?
Anche oltreoceano, dove l'Universita' e' figlia della piu' piena liberta' d'azione, si sono presi dei provvedimenti molto interessanti. In questo Paese lo spreco sanitario e' considerato peggiore dell'omicidio, ed i medicamenti, lo vogliano o no le potenti lobbies americane del farmaco, non e' venduto in confezioni, ma in pillole. Ed il farmacista ve ne puo' consegnare quante ve ne sono sulla prescrizione, non una di piu'.
Anche la terapia intramuscolare viene considerata un'autentica pratica ospedaliera, non una consuetudine quotidiana, come bere un bicchier d'acqua.
Ma non potremmo anche noi fare cosi'?
Vorrei qui rammentare, che negli USA, centri medici autorevoli hanno preso piu' volte posizione sulla possibilita' e la convenienza di integrare la terapia con le cosiddette medicine alternative, col riferimento all'agopuntura, all'Omeopatia ed alla fitoterapia, certamente le piu' accreditate . La polemica, si rifaceva alla metodologia usata per i Trias, gli studi sull'efficacia dei principi naturali: fasulli.
D'altronde, se si considera la Psicoterapia -pratica clinica convenzionata- che non potendo far uso dei trial randomizzati, si avvale da tempo e con buoni risultati di metodi diversi.
Negli USA, l'utilizzazione delle pratiche sanitarie naturali tocca il tetto del 40% della cittadinanza, con una maggiore presenza ad Ovest del territorio.

La parte in causa delle multinazionali del farmaco
Non si possono usare i metodi del bastone e della carota: bastonate ai medici, carotate alle multinazionali. Sono queste ultime le uniche responsabili di questo sfacelo economico. La loro brama di guadagno, e la loro incontrastabile forza economica, ha portato, nel tempo, la corruzione che ha inghiottito tutto: saggezza, dottrine, verita' biologica dell'Uomo e del suo essere.
A fronte del loro operato non ci si dovrebbe neppure stupire se, nel Sud Italia, interi padiglioni ospedalieri sono stati finanziati dalle medesime multinazionali, che hanno "ceduto" milioni di euro di macchinari e altro materiale sanitario.
Sempre delle stesse e' la responsabilita' per le falsita' sui Trias, i famosi studi scientifici che sono certamente fattori che uccidono e mortificano l'integrita' biologica umana. Ed ora, preoccupate dal calo di vendite, vogliono correre ai ripari mettendo in Internet i risultati dei loro studi e i Trias sulle loro specialita' chimiche. Sperimentazioni a portata di mouse, quindi, una mossa coraggiosa, o una timidissima confessione? Fate Voi.

Come possiamo ridurre la Spesa Sanitaria? Non sara' certo con questo approccio, ortodosso ed ipocrita, che risolveremo il problema. Se vogliamo davvero ridurre la Spesa Sanitaria dovremo favorire le scelte e le metodologie cliniche naturali. Ma per poter ottenere questo, abbiamo necessita' di tanta formazione: il medico deve essere formato adeguatamente, e vi sono tanti elementi per poterlo fare, basterebbe un po' di apertura mentale e di buona volonta' politica, Presidente Berlusconi.
L'uso a regime della metodologia naturale, meglio chiamarla Medicina Biointegrata, farebbe scendere la spesa sanitaria di almeno 1/3, nei soli primi 3 anni. In 10 anni, si abbatterebbe del 50%.
Se non ci rivolgeremo a questa alternativa, unica possibile, il futuro non sara' roseo. Basti pensare al 10% di popolazione affetta da malattie osteo-articolari ed al continuo, esponenziale, inarrestabile aumento di malattie cronico-degenerative, risultato delle strategie mediche ufficiali e della farmacopea chimica di sintesi, non dell'allungamento della vita, come cercano affannosamente di farci credere.
Il costo sociale di queste patologie e' enorme, non solo per la terapia dovuta, ma per i necessari riscontri di laboratorio e diagnostici strumentali. La prevenzione e' l'unica arma contro tutto cio', e la Medicina Naturale ha tutta la saggezza, le metodologie necessarie per poterla attuare. E per prevenzione non intendiamo la diagnosi precoce con cui si fa finta di combattere il cancro quando e' gia' presente. Prevenzione biologica naturale significa l'insieme di azioni cliniche mediche, con cui il terreno biologico dell'individuo-paziente viene mantenuto "in equilibrio" evitando i presupposti per disfunzioni e malattie.
Noi esperti auspichiamo, per la buona salute degli italiani di oggi e del prossimo, che la metodologia medica naturale diventi presto arma a disposizione dei futuri medici presso le facolta' di Medicina.
Ma quale "sensibilita' naturale" possiamo sperare nelle nostre Istituzioni, quando si vuole tornare al nucleare? S. Agostino, brillantemente asseriva che la storia ha i suoi corsi e ricorsi. Di personaggi scomodi al potere, nella storia, v'e' ne sono stati parecchi, finivano quasi sempre in rovina, quando non avevano la lingua mozzata. Oggi i metodi non sono cambiati affatto, quello che e' modificato e' il modo di comunicare tra la gente, quando non. controllato. Vi sara' sufficiente la ricerca su Google di Cagliostro, un personaggio legato alla mia personale terra, ed alla sua storia.
Il materiale che riporto sotto, e' uno dei tantissimi esempi di una stupefacente analogia tra il passato di Cagliostro e il mondo di oggi.
Il collega ed amico Massimo Montinari, pediatra, uno dei massimi esperti internazionali sulle problematiche dei vaccini, lotta da anni, in conferenze sui media, nelle sedi giudiziarie, in qualita' di esperto, nel suo studio medico, contro i danni da vaccini, a seguito di una fila interminabile di migliaia e migliaia di appuntamenti, di mamme e papa' dietro la porta.
Altri giornalisti, professionisti e non, si sono interessati alla sconvolgente irresponsabilita', spregiudicata e violenta, delle pratiche sanitarie obbligatorie. Paolo Vanoli, giornalista, e Claudia Benatti, giornalista professionista, autrice di un libro bello, da leggere: Sanita' Obbligata", edito dalla Macroedizioni.
In questi giorni e' stato definito, da organizzazioni di pediatria, il nuovo protocollo vaccinale, modificato nella tipologia e nel numero di vaccinazioni, ovviamente aumentate nel numero. Dovrebbe entrare in vigore dalla prossima primavera, dopo la conferenza Stato-Regioni.
 
 
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