testata ADUC
Un Paese senza futuro? Antropologia del Sociale. Sapere e Creativita’
Scarica e stampa il PDF
Medicare? di Giuseppe Parisi
29 novembre 2010 10:05
 
Quando ci guardiamo intorno, talvolta, e sempre più sovente, abbiamo la sensazione di essere avvolti da una sottile quanto tagliente vibrazione angosciante, si chiama stress.
E’ sufficiente aprire un qualsiasi canale televisivo per sentirsi angosciati e certamente invischiati in problemi più grandi di noi medesimi.
Ovviamente il problema della mancanza di lavoro, o delle difficoltà in generale da esso generate, imprime, come un alito di vento, un’angoscia difficile da allontanare.
I rimedi esistono.
Quello più importante è la conoscenza.
Chi possiede un contatto più profondo con la realtà, attraverso il sapere e la conoscenza dell’ambiente e del “sé”, é il medesimo che riesce nel gestire meglio le situazioni di criticità, qualunque esse siano.
E', quindi, propriamente l’ignoranza, cioè la non conoscenza o peggio il non voler sapere, che conferisce attraverso artefatti meccanismi mentali, un senso di angoscia interiore che esula da un controllo della corteccia cerebrale, poiché attiva il sistema limbico, punto di arrivo dei pensieri profondi.
L’uomo senza conoscenza è condannato a dover vivere con tale ansia: al domani non vi è certezza.
Un risultato scarsamente creativo, quanto medievale, era quello che i Cristiani sacerdoti e affini, muovendosi a piedi lungo le polverose vie, ricordavano ai fedeli il severo monito: “Ricordati che devi morire”.
Il monito era: “fai il bravo” altrimenti per te si aprono le porte dell’inferno, dimenticando -anzi, peggio non comprendendo- che l'inferno o gli inferni sono già intorno a noi.
E che le religioni siano le stesse che hanno permesso il perpetuarsi della tragica ignoranza, lo svela la comprensione che il “credo” e’ meramente e solamente una banale sensazione mentale che inganna. Innanzitutto perché impedisce lo svolgersi della creatività umana: l’uomo si e’ evoluto grazie alla creativita’.
Credere senza dover capire, con la regola dogmatica che il tutto e’ mistero della fede, e’ il miglior metodo per il controllo delle “coscienze” e per impedire la ricerca e la crescita della consapevolezza e del sapere scientifico dell’umanità’.
Rispetto al “domani non v’e’ certezza”, nessuno può conoscere con esattezza il futuro, ma attraverso la conoscenza e i metodi e le vittorie della scienza, molto si può prevedere. Inoltre, il tempo e’ costituito da attimi, tanti di essi ci sfuggono o li perdiamo senza spenderli per “costruire” una conoscenza che si aprirebbe nella consapevolezza del nostro esistere.
Ed e’ proprio la mancanza di conoscenza o di consapevolezza che alimenta in se' un'angoscia che qui, per comodità, chiamiamo stress.
Molte delle cose che ci hanno detto -o peggio, insegnato- sono esattamente false.
Non e’ per caso che oggi i giovani universitari salgono sui tetti e sulle magnificenze architettoniche (tra l’altro in rovina) del nostro sfortunato Paese, ma perché si e’ rubata loro la conoscenza, hanno rubato la verità ed il futuro.
Non e’ per caso che questo Paese non fa ricerca, non crea sviluppo alla ricerca ed alla conoscenza scientifica, la Corte dei conti non trova coperture economiche per qualsiasi progetto, il Parlamento e' ormai da tempi lunghi senza attività se non quelle che servono, nello specifico, a protezione di certi privilegi e gerarchie.
Ma la società Italiana, il sistema-Italia, non cresce per colpa delle gerarchie e degli interessi oligarchici. Un qualsiasi Paese cresce solo se investe sul futuro, ed il futuro sono i giovani, ancor di più i bambini.
Il futuro non sono le ricchissime religiosità imbevute di ori e di mirra, ma il sacrificio e l’amore per il sapere.
L’amore per il sapere si persegue cancellando i dogmi e ricercando con metodologia scientifica, rivoluzionando il modo di pensare e di capire il mondo che ci avvolge, attimo dopo attimo.
Solo allora sarà molto più facile svolgere uno sguardo intorno a questa polverosa Italia, mezza galera e mezza papalina, un Paese a sovranità vaticana dove il tempo si sta fermando, dove gli attimi della vita sono inghiottiti nel nulla perché nulla si crea.
Tutto sta scomparendo nella indifferenza della non conoscenza.
Gli attimi che a noi sfuggono devono esser colmati. Non da preghiere ed oroscopi, ma da sapere e conoscenza.
Ognuno con le proprie possibilità e capacità, sacrificio che comporta spesso di dover attingere a risorse mentali non indifferenti.
Aprire la mente, renderla disponibile nel difficile compito di rivedere le proprie conoscenze, tutto quello che si era dato per vero e scontato. E soprattutto investire ogni mezzo e risorsa economica nelle scuole, nelle università e nella ricerca, attraverso i bimbi prima e i giovani dopo.
Una Italia che si muove con quattro miliardi di euro regalati ogni anno al Vaticano, ha il futuro che non esiste.
Forse e’ questo che si vuole?
E ogni popolo ha solo quello che si merita.

Approfondimenti
La “conoscenza” nel mirino del “potere”
- Se davvero il ministro, come afferma, ha a cuore la cultura patria, non può rimanere un minuto di più in un governo che ha cominciato a calpestarla dal giorno dell’insediamento.
- Una superlobby più potente dell’Opus Dei, più efficiente della massoneria, più "connessa" di Confindustria. E che sta conquistando crescenti posizioni in Italia e all’estero. Dal 25 novembre in libreria per Chiarelettere l'inchiesta di Ferruccio Pinotti su Comunione e liberazione. Fede…politica…affari….
- Fedeli… non fate sesso  e rispettate la castita’… …Benedetto profilattico e Benedetto XVI
- Il governo del “cespuglio” maledizione di Dio….
- La “razza Ariana” secondo il governo Berlusconi….
- Indagine di Internazional Press Istitute sull’Italia….
 
 
MEDICARE? IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS