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Antropologia del Sociale: Democrazie & Dittature. Paese Italia come da bambini. Nucleare, Favole e Storia a fumetti
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Medicare? di Giuseppe Parisi
30 ottobre 2010 10:57
 
“Comprendere la realta’ vissuta, e mai credere prima di aver potuto provare e capire”.
Umberto Veronesi:
"Se oggi il nucleare fa paura è un errore politico... Fermi inventò una pila, non una bomba atomica... poi arrivò la guerra, il governo Usa realizzò la bomba e fu il capo dell'esercito americano, in totale autonomia (?) a decidere di sganciarla su una città inerme...".

Qualche giorno fa, nella mia casella di posta elettronica dell'Aduc, mi scriveva Angelo. Il tono era acceso, quasi indignato per le considerazioni date agli italiani, espressione culturale del Berlusconiano-pensiero, lo scrivevo in un precedente articolo di questa rubrica.
Avrei volentieri invitato Angelo a scrivere nel forum dedicato dell’Aduc, se non mi fossi subito accorto che l’indirizzo e-mail era falso: è possibile, in posta in uscita, inserire qualsiasi indirizzo, il messaggio sarà evaso comunque, ovviamente lasciando le impronte digitali del computer che invia.
Non si deve aver timore delle proprie idee, Angelo, anche quando queste appaiono accese e forti, il diritto di opinione è alla base delle democrazie.
Le differenti storie di ogni dittatura di qualsiasi “colore” sono tutte uguali, vi sono classi sociali che, per esigenze peculiari, sembrano essere le prime ad appoggiare la stessa: le forze dell’ordine e i medici.
Il concetto di “dittatura” rimane controverso. Nell’immaginario collettivo è espressione di un male estremo, vissuto nella assenza dei diritti civili e politici, unico dovere è di “servire” la dittatura.
Per i nostri giovani la storia a scuola è un incubo: quando viene insegnata non bene, non lascia spazi d’interpretazione, talvolta è instillata a piccole dosi, mandata giù perfino a memoria: così tutto è un miscuglio disordinato di eventi e fatti senza analisi logica; e’ per questo che siamo storicamente trasportati dagli eventi, senza interpretarli o, ancora meno, gestirli, dominarli: una condizione giovanile che rimane presente, in buona parte, anche negli adulti.
E nelle dittature non ci si arriva, come nelle favole e nei fumetti, con la bacchetta magica in un batter di baleno: sono necessari interventi “a strati”, per piccoli passi, “mutazioni” mirate, aggiustamenti delle legislazioni, della carta costituzionale, pressioni sugli ordinamenti che compongono lo Stato http://notizie.radicali.it/articolo/2010-10-25/intervento/senza-lodo e sulle coscienze del pensiero collettivo, lavoro mediatico artefatto con percorsi autenticamente disinformativi.
Lo sanno bene gli esperti di cui si avvale l’on. Presidente Silvio Berlusconi, e non è un caso che adesso il suo ulteriore “desiderio” è spedire a ogni famiglia italiana un libro sui “primi due anni di governo”, stampato e inviato ovviamente con i soldi pubblici, cioè con i nostri poveri soldini.
Si può essere d'accordo a ricevere tale libro, e ci si può indignare per questa ennesima propaganda da regime.
Per chi condivide la seconda ipotesi, vada sul sito del Governo. Riportando quanto sotto -io l’ho già fatto- lo faccia anche lei Angelo:
Con riferimento all'annuncio del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi di inviare ad ogni famiglia italiana il libro "Due anni di Governo", mi preme comunicarVi che desidero assolutamente non riceverlo, essendo un mio diritto in base alla legge per la tutela della privacy n. 675/1996 ed il relativo D.P.R. n. 501/1998, nella fattispecie (articolo 13 comma e), e che la spesa relativa che si risparmierà venga messa a disposizione del Ministero della Pubblica istruzione e/o del Ministero della Sanità.
Gli Italiani, forse cominciano a capire.
Vengono violati valori inestimabili, ad esempio la salute individuale, il proprio territorio, le radici sociali, e quindi il futuro del proprio prossimo.
Gentile Angelo, l’Italia nonostante una, appare frammentata in mille, ogni frammento con una storia millenaria diversa; a sud l’omertà’ e l’onore della mafia, al nord le bugie sul patrimonio genetico celtico, vaccino a forti dosi inoculato alla gente ignara perché sotto-acculturata, con le favole instillate e la “storia a fumetti”.
La spazzatura di Napoli e gli assalti-intifada, tra cittadini e forze dell’ordine a Terzigno, sono il volto del Governo.
Quando conosceremo i siti dove saranno costruite le centrali nucleari, utili all’economia dei potenti e non alla precarietà della salute e del lavoro dei cittadini, allora immagino cosa potrà accadere: cariche di manganellate della polizia e non solo sulle resistenze organizzate di uomini adulti, ma anche su uomini stanchi e vecchi, sulle donne gestanti, sui bambini.
Cosa vi fa pensare che un medico, direttore scientifico del maggior centro italiano sulla ricerca e cura dei tumori, sia a dirigere proprio l’agenzia sullo sviluppo del nucleare?
Non so a voi, a me vien da piangere, magari si potra’ sperimentare.
Gli effetti collaterali sull’uomo, e sul cancro.
Il dottor Umberto Veronesi, riferisce che la paura degli italiani sul nucleare e’ un errore politico: sarebbe piu’ onesto riferire che la paura e’ una conoscenza, una consapevolezza acquisita dalla triste esperienza della comunita’ scientifica, permessa dalla ricerca dell’uomo.
E’ veramente grave che uno scienziato come Umberto Veronesi riferisca idee cosi’ infelici e confuse.
Per quanto riguarda le forze dell’ordine, se è vero che queste hanno il dovere di far rispettare la legge, è ancor più vero che la legge deve essere sensata e condivisa dal comune sentire, dalla coscienza popolare, oltremodo avere una finalità logica e razionale, e non certo perseguire gli interessi economici e personali di gruppi di potere e/o criminali.
E’ sensato il “ponte sullo stretto”? Basterebbe viaggiare attraverso l’entroterra della Calabria e/o della Sicilia, dove manca anche l’acqua corrente, perché una persona sensata e equilibrata cambiasse idea.
E cosa dire della TAV in val di Susa?
Quale attendibilità possono avere le leggi di un Parlamento eletto con un sistema elettorale “porcellum”, coi tre quarti dei suoi componenti a “libro paga”, manovrati dai centri economici di potere, con leggi partorite da persone inquisite e giudicate colpevoli, in primo e secondo grado?
E chi tira manganellate perfino ai vecchi e alle donne in gestazione, spero no ai bambini, sovente giovani in divisa malpagati senza nessun’altra scelta lavorativa, lo fa in conformità a cosa?
Sul mantenimento dell’ordine costituito?
Come mai non si fa un referendum sul nucleare, tra l’altro gia’ stravinto anni or sono, per capire cosa intendono gli italiani sui fatti incisivi e basilari della salute e della stessa loro vita?
La verità storica è che non sarebbe sufficiente nessuna televisione, giornale, libro, di cui lei e’ proprietario, on. Presidente Silvio Berlusconi, per ingannare ancora una volta gli italiani, che' essi hanno già compreso, e altri poco per volta comprenderanno.
Uno studio scientifico di antropologia e di psicologia dell’età’ evolutiva, messo a punto da un team di ricercatori dell’università’ americana della Virginia, ha rilevato come i bambini sono espressamente propensi a credere alle parole dette, e quasi nulla alla visualizzazione dei fatti reali. Al bambino quindi se si dice che “l’asino vola”, nel buio ci sono i “fantasmi della morte”, che esiste il “paradiso e l’inferno”, certamente ci crederà; parimenti se gli si dice che le centrali nucleari sono buone e fanno bene.
E’ un fenomeno che colpisce una buona maggioranza degli italiani, l’on. Presidente Silvio Berlusconi con i suoi sondaggi sostiene che siano oltre il 63% della popolazione. Quindi Angelo, e’ l’On. presidente a dire che la maggioranza degli italiani e’ pensiero-Berlusconiano dipendente, e non certo noi di Aduc.
Quello che noi diciamo, viceversa, e’ che esiste una vasta divisione tra l’Italia reale della precarietà, della salute e della vita quotidiana, e l’Italia fantasiosa e surreale di una politica invadente, soffocante, ladra e cialtrona.
L’Italia si sta disgregando: il vuoto potrebbe essere colmato da un nuovo fascismo, oppure dalla nascita d’identità geografiche e storiche-popolari divise come secoli fa: “le due Sicilie”, la “Serenissima” e granducati (celtici?) qui e li'.
L’economia a picco e la perdita dei posti di lavoro e la mancanza di prospettive per il futuro dei giovani italiani, le fortissime riduzioni delle coperture economiche per le scuole, le università’ e la sanità, possono essere da subito sanate da due fattori: rivedere il concordato con il Vaticano, azzerando ogni forma di finanziamento diretto e indiretto, e smilitarizzare il Paese.
Studi internazionali hanno dimostrato che solo una riduzione del 5% delle spese alle forze militari, comporterebbe aumenti del 20% per le coperture della sanità e la formazione scientifica.
Quanto al Vaticano, ancora una volta una direttiva UE formalizza all’Italia di non permettere “sconti” e trattamenti di favore. Stiamo parlando di quattro miliardi di euro l’anno, che transitano dalle casse dello Stato Italiano a quelle del Vaticano: una finanziaria che si perde ogni anno, il futuro dei giovani inghiottito dal Vaticano.
Insomma Angelo, come Le dicevo, viaggiamo all’indietro nel tempo. Il modo migliore perché ciò non accada è: comprendere la realta’ vissuta e non credere prima di aver potuto provare e capire.
Un sondaggio pubblicato da The Economist, ha posto ai suoi lettori la seguente domanda: la religione è una forza per il bene? Solo il 25 per cento ha espresso fiducia nella fede, per il 75 per cento la religione non contribuisce al bene dell'umanità.
In Italia, le percentuali saranno invertite?
Sembra proprio di si'.
E non è per caso che uno dei politici più anziani, nonche' instancabile avversario delle favole Vaticane, padre storico di tante lotte per la libertà e la democrazia laica di questo nostro Paese, l’on. Marco Pannella, politico ma pulito e mai inquisito, non viene votato. Ancora, non e’ per caso che l’on. Pannella abbia sostenuto che l’on. Silvio Berlusconi è pericoloso, ancor prima che per gli italiani, per se stesso: il ritorno a piazzale Loreto in Italia e’ possibile.

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